
Super Massimiliano Fedriga!!
Insieme con te e Matteo Salvini per dire #STOPINVASIONE‼️

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Il tradizionale raduno di Pontida è il ritrovo politico della Lega Nord che ogni anno dal 1990 riunisce migliaia di militanti, sostenitori e simpatizzanti del Carroccio. Dal 2014 inoltre sono diverse migliaia anche le persone attive nel movimento Noi con Salvini che giungono dal centro e sud Italia per partecipare alla manifestazione sul sacro suolo di Pontida.
In quanto militante della Lega ricordo molto bene la mia prima Pontida del 2015 e, ancor più volentieri, anche l’edizione del 2016 che reputo essere stata quella della svolta identitaria (leggi il mio report qui: Pontida 2016, foto e report della giornata).
Considerando i recenti i fatti di cronaca che hanno visto la Lega Nord protagonista, nostro malgrado, a causa del blocco dei conti correnti del movimento in diverse zone d’Italia, le premesse per un’edizione 2017 più accesa del solito c’erano proprio tutte! E, in effetti, così è stato. Ma partiamo dal principio.
Difatti ero talmente entusiasta che anche la sveglia puntata alle cinque di domenica mattina non è stata eccessivamente pesante. Tanto più che una volta in viaggio, sarà stata l’ottima compagnia o le tantissime chiacchiere scambiate con i miei vicini di posto, il viaggio è passato molto veloce e quando alle undici sono sceso dalla corriera neanche mi sembrava possibile di essere già arrivato a Pontida.
Un’altra cosa che mi piace tantissimo è il fatto che il raduno di Pontida si svolge su un prato, lontano dai luoghi della politica tradizionale e vicino alle persone comuni. Quelle stesse persone che si alzano alle cinque di ogni mattina per lavorare, quelle che fanno i conti a fine mese per permettere ai figli di studiare e che credono nei loro territori molto di più di quanto la politica nazionale non abbia fatto fino ad oggi.
Questa edizione di Pontida è stata diversa dalle altre due a cui ho partecipato, gli interventi da parte degli esponenti della Lega infatti sono stati più contingentati rispetto al passato. E sapete cosa vi dico? Meglio così.
Sì perché il Doge (Luca Zaia, governatore del Veneto), Bobo Maroni (Roberto Maroni, governatore della Lombardia) e la giovanissima Susanna Ceccardi sindaco di Cascina, sono stati bravissimi a riassumere le diverse anime della Lega Nord.
Per quanto riguarda il comizio di Matteo Salvini anch’esso è stato impeccabile: artigiani, agricoltori e commercianti sono stati giustamente citati più volte nel corso del discorso del segretario leghista. Infatti la volontà della Lega di farsi portavoce delle competenze e dei mestieri che hanno reso famosa l’originalità del Made in Italy è una delle battaglie portate avanti dal movimento guidato da Matteo Salvini.
Stop invasione: basta all’immigrazione incontrollata. Servono regole, limiti e buon senso perché non è più possibile lasciare che l’immigrazione in questo Paese sia fuori controllo e senza regole. Matteo lo ha ribadito più volte nel corso del suo intervento: prima gli italiani!
Infine, fra le tante cose proposte dal segretario e assolutamente condivisibili, mi è piaciuto molto il discorso fatto sul valore del sacrificio per ottenere risultati: basta con le raccomandazioni, basta con gli amici degli amici che fanno carriera solo grazie al nome e basta con gli inciuci. Gli unici valori per fare “carriera” debbono essere il lavoro, il sudore della fronte e le capacità. Ed io mi ritrovo assolutamente d’accordo con questo concetto.
Prima di passare ad alcune considerazioni conclusive, ti invito a guardare il video “La mia Pontida 2017: #forzaLega! (con Massimo Bitonci, Lorenzo Fontana e Susanna Ceccardi)” e non dimenticarti di iscriverti al mio canale YouTube!
Questa è stata una Pontida differente dal solito, il popolo leghista è stato attaccato duramente nei giorni precedenti la manifestazione ed ha reagito con l’orgoglio, con coraggio e con il cuore. Ovvero proprio quei valori che più spaventano chi vorrebbe mettere a tacere il movimento di Matteo Salvini e imporre così il pensiero unico in Italia e affermare un modello di società che distrugge le tradizioni, sradica i popoli dai loro territori e impone mondialismo ed economicizzazione della quotidianità.
Cosa ne pensi di questo articolo? Hai mai preso parte ad una manifestazione politica o quali sono le motivazioni che potrebbero motivarti a partecipare?
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Leggi anche: Il mio primo discorso da Consigliere Comunale
Intanto che in Italia i media propinano la solita propaganda globalista, con il presidente della commissione europea Junker in pompa magna su tutti i telegiornali mentre elogia l’invasione in atto e la sostituzione dei popoli europei, nella civilissima e democratica Ungheria il premier Orbán risponde che non accoglierà migranti poiché il suo non diventerà un Paese di immigrati.
Le differenze sono sostanziali: da una parte c’è l’Italia con un governo calato dall’alto, terzomondista e succube delle multinazionali, dall’altra parte invece c’è un premier eletto democraticamente, identitario e scevro da qualsivoglia ideologia mondialista.
Fortunatamente però i giochini di queste persone che hanno svenduto il sogno europeo, quindi l’Italia e gli italiani alla mercé dei grandi interessi finanziari, sono prossimi a concludersi: i popoli europei stanno risvegliandosi e alle prossime elezioni li manderanno democraticamente a cercare un altro lavoro.
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Sabato dodici novembre parteciperò alla manifestazione #IoVotoNO in piazza Santa Croce a Firenze, ecco dieci validi motivi per cui sono convinto valga la pena non mancare. Leggi l’articolo, ti andrebbe di condividerlo se ti piace? Continua a leggere