Stop CETA – Ordine del Giorno presentato in Consiglio Comunale a Gorizia dal consigliere Tomasella

Di seguito il testo integrale dell’intervento che ho fatto durante il Consiglio Comunale di Gorizia del 19 settembre 2017. In tale occasione ho presentato l’ordine del giorno “CETA” che è stato fatto proprio dal Sindaco Rodolfo Ziberna che ne ha condiviso i contenuti e le finalità. Anticipo già un’informazione: alla fine di questo articolo c’è il link per leggere l’ODG completo, con tanto di obiettivi e richieste presentate col documento. Buona letture e fatemi sapere cosa ne pensate scrivendo un commento e condividendo l’articolo con gli amici.

Ordine del Giorno “CETA” – Consigliere Comunale Andrea Tomasella (Lega Nord)

Grazie Presidente, un cordiale saluto al sindaco, alla giunta, ai colleghi consiglieri e ai concittadini presenti. La proposta che ho portato oggi in aula illustra con diversi riferimenti il perché parecchi comuni, enti ed associazioni di categoria si sono schierati contro la ratifica italiana dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada soprannominato CETA.

Non solo una buona fetta dell’opinione pubblica, dei cittadini e dei consumatori, ma anche varie amministrazioni locali e regionali, come per esempio il vicino Veneto, sono particolarmente critiche nei confronti dell’accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement).

Il CETA, in sintesi, è un accordo a natura mista per la cui entrata in vigore è necessaria la ratifica da parte di ciascuno Stato membro dell’Unione Europea secondo le proprie disposizioni nazionali.

Se in linea teorica l’accordo dovrebbe essere una progressiva liberalizzazione degli scambi commerciali fra le parti, in realtà il CETA introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale.

Ma come si è giunti a sottoscrivere, da parte italiana, questo accordo?

In silenzio e, come al solito, con procedura estiva tale da ridurre impatti politici e mediatici il governo ha riportato all’ordine del giorno del Parlamento il ddl sul CETA: l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada.

È bene aver chiaro cosa significa: per poche decine di prodotti italiani, che potrebbero avvantaggiarsene, vengono messe a repentaglio le tutele di 4500 prodotti tipici nazionali, per non parlare delle centinaia di ogni singola regione. Ci guadagneranno cioè solo le multinazionali, che avranno via libera a invadere l’Italia coi loro prodotti a scapito dell’identità produttiva dei nostri territori.

Insomma, si getta a mare un giacimento identitario unico al mondo, figlio di una biodiversità altrettanto unica, con la complicità dell’Unione Europea che invece di difendere i nostri agricoltori e promuovere il Made in Italy tutela le multinazionali della finanza per cui la terra è solo un salvadanaio da svuotare, impoverire e ridurre alla miseria.

Approvando quindi un accordo simile, consentiamo a chi della genuinità di quello che mangiamo e della salute importa poco o nulla. Apriamo le porte alle peggiori esperienze in campo genetico. Lasciamo che la qualità sulle nostre tavole si azzeri, con i costi in termini di salute pubblica che poi dovremo poi sobbarcarci.

Con il Ceta, il Canada eliminerà i dazi per il 90% dei prodotti agricoli al momento dell’entrata in vigore dell’accordo. L’Unione europea, d’altra parte, eliminerà il 92,2% dei dazi agricoli all’entrata. Ciò comporterà significativi flussi di importazione competitiva sotto il profilo dei prezzi ma con scarsi standard di qualità e di sicurezza.

Basti pensare ad esempio che la liberalizzazione di enormi quantità di grano canadese che arriverebbe in Europa non tiene affatto conto che per produrlo si utilizzano agenti chimici vietati in tutto il territorio dell’UE, Italia inclusa, perché considerati molto pericolosi per la salute umana.

L’accordo con il Canada, in sostanza, non solo legalizza la pirateria alimentare, accordando il via libera alle imitazioni canadesi dei nostri prodotti tipici, dal Parmesan al Prosciutto di Parma, ma spalanca le porte all’invasione di grano duro trattato con il glifosato vietato in Italia.

Ciò non potrà che produrre un impatto devastante sull’agricoltura italiana ed una concorrenza sleale con produttori e coltivatori.

Mi avvio a concludere questa premessa ricordando che le motivazioni alla base di questa proposta affondano le loro radici in due terreni: uno di natura economica, legato alla difesa delle imprese agricole nazionali ed alla tutela ed allo sviluppo del Made in Italy, modello di sviluppo, coesione territoriale e crescita, per il Paese e per la comunità, ed il secondo, di natura valoriale, legato al bene comune, alla salvaguardia della nostra salute e della nostra identità.

Il documento che vi sottopongo ha un valore simbolico in quanto non spetta certo ai Comuni approvare un trattato internazionale, ma è giusto che i territori ed i cittadini che vivono in questo Paese, in queste comunità, si facciano sentire su argomenti così importanti e delicati che si ripercuotono sulla nostra salute, sui nostri consumi, sulla qualità della nostra vita.

L’approvazione di questo documento sarà dunque un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’Accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese.

Conclusioni

Cosa ne pensi di questa mia iniziativa? Quali attività andrebbero portate avanti in consiglio comunale per rappresentare la meglio le istanze del territorio e dei cittadini?

Scrivi un commento con le tue opinioni, sarà un piacere leggere e poi risponderti. Se questa intervista ti è piaciuta condividila con tutti i tuoi amici e aiutami a farla conoscere. Ti ricordo che l’appuntamento con un nuovo articolo sul blog e per questo giovedì. Prima di salutarci ti invito a mettere “Mi piace” alla mia pagina Facebook” per essere sempre aggiornato sulle mie prossime pubblicazioni. Un caro saluto e a presto.

Leggi anche: Proposta di ordine del giorno: CETA – primo firmatario consigliere Tomasella

Pontida 2017: report e foto della giornata (17-09-2017) #forzaLega

raduno lega nord pontida report foto manifestazione
Pontida 2017: foto e report della manifestazione

Il tradizionale raduno di Pontida è il ritrovo politico della Lega Nord che ogni anno dal 1990 riunisce migliaia di militanti, sostenitori e simpatizzanti del Carroccio. Dal 2014 inoltre sono diverse migliaia anche le persone attive nel movimento Noi con Salvini che giungono dal centro e sud Italia per partecipare alla manifestazione sul sacro suolo di Pontida.

In quanto militante della Lega ricordo molto bene la mia prima Pontida del 2015 e, ancor più volentieri, anche l’edizione del 2016 che reputo essere stata quella della svolta identitaria (leggi il mio report qui: Pontida 2016, foto e report della giornata).

Considerando i recenti i fatti di cronaca che hanno visto la Lega Nord protagonista, nostro malgrado, a causa del blocco dei conti correnti del movimento in diverse zone d’Italia, le premesse per un’edizione 2017 più accesa del solito c’erano proprio tutte! E, in effetti, così è stato. Ma partiamo dal principio.

Le aspettative e il viaggio per Pontida 2017

Il popolo della Lega Nord
Il popolo della Lega Nord

Aspettavo questo raduno di Pontida con trepidazione da diverso tempo, avevo tantissima voglia di passare una giornata con le tante persone con cui sento di condividere ideali, obiettivi e sacrifici. Inoltre anche l’idea di partecipare a un evento che ha segnato la recente storia politica del nostro Paese, è un’altra cosa che ha alimentato il mio entusiasmo i giorni prima della partenza.

Difatti ero talmente entusiasta che anche la sveglia puntata alle cinque di domenica mattina non è stata eccessivamente pesante. Tanto più che una volta in viaggio, sarà stata l’ottima compagnia o le tantissime chiacchiere scambiate con i miei vicini di posto, il viaggio è passato molto veloce e quando alle undici sono sceso dalla corriera neanche mi sembrava possibile di essere già arrivato a Pontida.

Il raduno di Pontida

festa lega nord pontida salsicce barbecue
La Romagna del cuore

Del raduno di Pontida ci sono tanti aspetti che non cambierei per nulla al mondo, uno fra questi è sicuramente la genuinità.

La genuinità delle persone che vi partecipano: super orgogliose delle proprie tradizioni ma sempre disponibili ad accoglierne e conoscerne delle altre se raccontate col dovuto rispetto.

La genuinità dei prodotti tipici locali con mille odori, mille sapori e mille colori diversi e che si possono trovare nelle decine di stand allestiti per l’occasione.

La genuinità del sapersi raccontare attraverso i propri pregi e i propri difetti ma senza mai ostentare qualcosa soltanto per apparire. Certamente poi ci sono degli eccessi: corna vichinghe, giacchette a paillettes verdi sbrilluccicanti o costumi volutamente vistosi ma che sono parte del folklore tipico della Lega. E va benissimo così!

Il pratone di Pontida visto dall'alto
Il pratone di Pontida visto dall’alto

Un’altra cosa che mi piace tantissimo è il fatto che il raduno di Pontida si svolge su un prato, lontano dai luoghi della politica tradizionale e vicino alle persone comuni. Quelle stesse persone che si alzano alle cinque di ogni mattina per lavorare, quelle che fanno i conti a fine mese per permettere ai figli di studiare e che credono nei loro territori molto di più di quanto la politica nazionale non abbia fatto fino ad oggi.

Questa edizione di Pontida è stata diversa dalle altre due a cui ho partecipato, gli interventi da parte degli esponenti della Lega infatti sono stati più contingentati rispetto al passato. E sapete cosa vi dico? Meglio così.

Sì perché il Doge (Luca Zaia, governatore del Veneto), Bobo Maroni (Roberto Maroni, governatore della Lombardia) e la giovanissima Susanna Ceccardi sindaco di Cascina, sono stati bravissimi a riassumere le diverse anime della Lega Nord.

Matteo Salvini con il popolo della Lega 2
Matteo Salvini con il popolo della Lega pt. 2

Per quanto riguarda il comizio di Matteo Salvini anch’esso è stato impeccabile: artigiani, agricoltori e commercianti sono stati giustamente citati più volte nel corso del discorso del segretario leghista. Infatti la volontà della Lega di farsi portavoce delle competenze e dei mestieri che hanno reso famosa l’originalità del Made in Italy è una delle battaglie portate avanti dal movimento guidato da Matteo Salvini.

Stop invasione: basta all’immigrazione incontrollata. Servono regole, limiti e buon senso perché non è più possibile lasciare che l’immigrazione in questo Paese sia fuori controllo e senza regole. Matteo lo ha ribadito più volte nel corso del suo intervento: prima gli italiani!

Infine, fra le tante cose proposte dal segretario e assolutamente condivisibili, mi è piaciuto molto il discorso fatto sul valore del sacrificio per ottenere risultati: basta con le raccomandazioni, basta con gli amici degli amici che fanno carriera solo grazie al nome e basta con gli inciuci. Gli unici valori per fare “carriera” debbono essere il lavoro, il sudore della fronte e le capacità. Ed io mi ritrovo assolutamente d’accordo con questo concetto.

Prima di passare ad alcune considerazioni conclusive, ti invito a guardare il video “La mia Pontida 2017: #forzaLega! (con Massimo Bitonci, Lorenzo Fontana e Susanna Ceccardi)” e non dimenticarti di iscriverti al mio canale YouTube!

Alcune considerazioni sulla manifestazione della Lega Nord a Pontida

bandiera veneto a pontida
Bandiera del Veneto a Pontida

Questa è stata una Pontida differente dal solito, il popolo leghista è stato attaccato duramente nei giorni precedenti la manifestazione ed ha reagito con l’orgoglio, con coraggio e con il cuore. Ovvero proprio quei valori che più spaventano chi vorrebbe mettere a tacere il movimento di Matteo Salvini e imporre così il pensiero unico in Italia e affermare un modello di società che distrugge le tradizioni, sradica i popoli dai loro territori e impone mondialismo ed economicizzazione della quotidianità.

Pontida 2017: foto e conclusioni

militanti lega nord gorizia a pontida 2017
Parte della Lega Nord Gorizia, da sx: Franco Zotti, Fabio Verzegnassi, Alessandro Ballaben, Flavio Pecorari e Andrea Tomasella
pontida ingresso stradale e cartelli
Ingresso a Pontida
manifestazione della lega nord a pontida
Popolo leghista a Pontida 2017
volti della lega nord
Volti da Pontida
persone con cartello salvini premier
Salvini Premier
Enzo Kermol Antonio Calligaris Stefano Altinier
Da sinistra: Enzo Kermol, Antonio Calligaris e Stefano Altinier
militanti lega nord emilia con cartello salvini premier
Amici della Lega Nord Emilia
cartello 22 ottobre 2017 sì autonomia
22 ottobre 2017 sì autonomia
militanti noi con salvini lecce leonardo calò
Militanti Noi con Salvini Lecce
Foto di gruppo militati Lega Nord con il senatore Stefano Candiani pontida 2017
Foto di gruppo militati Lega Nord con il senatore Stefano Candiani
Matteo Salvini con il popolo della Lega pontida 2017
Matteo Salvini con il popolo della Lega
Tendone Veneto a Pontida
Tendone Veneto a Pontida
save the frico michele guerra alberto puntel pontida
Save the Frico con Michele Guerra e Alberto Puntel

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Leggi anche: Il mio primo discorso da Consigliere Comunale

Il discorso di Ennio Morricone agli Oscar

Per me è stata un’enorme emozione ascoltare il discorso di Ennio Morricone, che davanti a tutto il mondo, con la voce rotta dall’emozione, ha dedicato l’Oscar a sua moglie Maria.
È stato un grande esempio di italianità, di cultura e di amore.
Insomma, quanto di più necessario di questi tempi.
Voi l’avete ascoltato? Cosa ne pensate?

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