Oggi in piazza a Gorizia insieme al comitato #iovivodisport a sostegno del comparto dello sport, dalle palestre al nuoto, dalla danza ai centri sportivi, che sono stati costretti a chiudere nonostante gli sforzi fatti per adeguare le attività alle norme anti Covid-19.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha firmato oggi una nuova ordinanza contingibile e urgente di Protezione civile nell’ambito delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nel dettaglio, l’atto prescrive che l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, sia limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, “che è tenuta ad adottare le misure necessarie al fine di prevenire possibili trasmissioni di infezione e che, valutata la situazione epidemiologica, ne può vietare l’entrata”.
Inoltre, per quel che riguarda i teatri e i cinema o altri luoghi all’aperto adibiti allo spettacolo, viene previsto che il numero massimo di spettatori sia determinato assicurando uno spazio libero tra posti fissi e identificati e, in caso di posti non identificati (quali spalti e gradinate), con distanziamento interpersonale di almeno un metro, salvo i gruppi conviventi. In ogni caso il limite massimo è di 1.000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e di 700 spettatori per le strutture al chiuso e comunque sia in entrambi i casi non si può superare la capienza di 1/3 di quella consentita.
In attesa della cassa integrazione da maggio, in alcuni casi anche da aprile. È questa l’inaccettabile situazione in cui si trovano circa 25 mila dipendenti di imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia, costretti a fare letteralmente i conti con le promesse mai mantenute da PD e Cinque Stelle, evidentemente più occupati a pensare allo Ius Soli e a cancellare i decreti sicurezza. Come se i lavoratori non fossero già abbastanza in difficoltà, tra le priorità del Governo anche lo smantellamento di Quota 100 e il ritorno alla Legge Fornero. È così che PD e M5S pensano di rilanciare il Paese in questa fase così complessa?
Se volete, fatemi sapere la vostra opinione lasciando un commento, vi risponderò molto volentieri.
Le domande possono essere presentate entro il 18 settembre 2020
Con la Determinazione nr 1298 del 26/08/2020 il Comune di Gorizia ha definito i contributie stabilito le modalità di rimborsodella Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche (TOSAP) a favore di determinate categorie economiche penalizzate dall’emergenza COVID-19.
In particolare:
le imprese di pubblico servizio di cui all’articolo 5 della legge n. 287/1991, quali ad esempio bar, ristoranti e pizzerie, titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico, possono richiedere il rimborso della TOSAP permanentepagata per il periodo dal 1° maggio al 31 dicembre 2020 (8/12) attraverso l’apposito modulo di domanda scaricabile sul sito del Comune di Gorizia;
per i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, è previsto il rimborso d’ufficio della TOSAP temporaneapagata per il periodo dal 1° marzo al 30 aprile 2020.
Inoltre, a favore di tutte le categorie economiche penalizzate dall’emergenza sanitaria, che non hanno potuto usufruire della concessione permanente degli spazi esterni ai locali (ad eccezione delle categorie che hanno proseguito l’attività anche durante l’emergenza), è previsto un contributo a titolo di TOSAP permanente per l’anno 2020 in misura pari a quanto dovuto per il periodo dal 1° marzo al 30 aprile 2020 (2/12). Il contributo è richiedibile sempre compilando il modulo disponibile sul sito del Comune di Gorizia.
La domanda deve essere presentata entro il 18 settembre 2020, pena la decadenza del beneficio, al concessionario STEP Srl, inviando un’email agli indirizzi gorizia@stepservizi.net o step.gorizia@pec.it.
Si tratta di un’importante misura attraverso la quale il Comune di Gorizia, come previsto con il maxi emendamento “Gorizia Riparte” da 3,7 milioni di euro, vuole sostenere concretamente le attività economiche del territorio, duramente colpite dalla crisi economica conseguente all’emergenza coronavirus, in questa fase di ripartenza.
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Violente proteste di immigrati clandestini a Udine. Ennesima riprova che importiamo masse di delinquenti a spese degli italiani. Invece di blindare i confini ed effettuare espulsioni, il Governo spende fior di miliardi per accogliere gentaglia che non scappa da alcuna guerra ma, anzi, ce la porta in casa.
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Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha firmato oggi l’ordinanza contingibile e urgente numero 22, che detta ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La nuova ordinanza chiarisce, in maniera univoca, il tema della misurazione delle distanze di sicurezza, il cui calcolo va operato tra le bocche dei soggetti interessati e mira alla piena responsabilizzazione di tutti i soggetti pubblici e privati sul fronte del contrasto alla diffusione del Coronavirus. A tal proposito, permane l’obbligo di proteggersi naso e bocca nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all’esterno, in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente la distanza interpersonale minima di un metro tra non conviventi.
Come già avviene per i cinema e i luoghi di spettacolo, anche per le manifestazioni sportive all’aperto e al chiuso è ammessa la presenza di pubblico, determinato in relazione alla capienza della struttura, assicurando uno spazio libero tra sedute fisse e identificate e, in caso di sedute fisse e non identificate (quali spalti e gradinate), con distanziamento interpersonale di almeno un metro, salvo i gruppi conviventi.
Posto che, in questa fase, il rischio epidemiologico deriva principalmente da ingressi legali e illegali da altri Stati o Paesi esteri, la Regione ha introdotto l’obbligo del rispetto delle indicazioni che verranno fornite di volta in volta dalla Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità per tutte le persone fisiche alle quali è consentito l’ingresso in Italia da Paesi esteri diversi da quelli facenti parte dell’UE, con le eccezioni individuate dai provvedimenti governativi da ultimo dall’Ordinanza del Ministro della Salute del 24 luglio 2020, degli Stati parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
I responsabili delle strutture di accoglienza sono inoltre obbligati a comunicare all’Azienda sanitaria territorialmente competente la violazione dell’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario delle persone accolte.
L’ordinanza 22 dà infine via libera alle attività degli Enti del terzo settore, anche ai fini della rigenerazione del tessuto sociale, ed estende l’ingresso al numero massimo di persone alle celebrazioni liturgiche e religiose che si tengono in luoghi chiusi, purché nel rispetto del distanziamento interpersonale.
Grazie presidente, prenderò il tempo strettamente necessario per effettuare questa interrogazione con la convinzione che, ancor più in momenti delicati come quelli che stiamo vivendo, la politica non debba esimersi dall’affrontare le situazioni più urgenti che riguardano la propria comunità e, anzi, ha il compito di perseguire l’interesse dei cittadini con ancor più efficacia e determinazione.
ROTTA BALCANICA: LA SITUAZIONE A GORIZIA
In queste ultime settimane, purtroppo, il fenomeno migratorio della cosiddetta rotta balcanica è tornato prepotentemente a interessare il nostro territorio. Alcuni giorni fa, dopo un sopralluogo, ho ahimè notato che il parco sull’Isonzo è nuovamente occupato da numerosi clandestini che vivono fuori da ogni regola, sia di rispetto dell’ambiente e di ciò che li circonda, ma anche delle regole sul distanziamento sociale e di prevenzione di diffusione del coronavirus.
Visto che questi individui provengono proprio da quelle zone dove la diffusione del virus è ancora altissima, non è possibile far finta di non vedere una situazione potenzialmente pericolosissima, anche perché questi clandestini sono liberi di girare per la nostra città senza alcun problema.
Allora, visto e considerato che abbiamo fatto tre mesi di completo lockdown e adesso seguiamo scrupolosamente tutte le normative e le regole per la prevenzione della diffusione del coronavirus, trovo del tutto inopportuno il comportamento di chi, da Roma, non si attiva per bloccare gli arrivi alla partenza e non proceda con rimpatri veloci e coatti di chi non ha diritto a restare sul nostro territorio.
INTERROGAZIONE
Interpello il Sindaco per sapere quali sono i dati più recenti in nostro possesso relativamente a nuovi arrivi di clandestini sul nostro territorio; per sapere se le voci circolate a mezzo stampa circa il coinvolgimento del nostro territorio per far fronte agli arrivi di altre province del Friuli Venezia Giulia sia concreta e qual è la posizione che questa amministrazione prenderebbe in proposito se le voci fossero concrete; infine, se sia intenzione di questa amministrazione esplicitare formalmente la richiesta all’esecutivo nazionale, come anche caldeggiata dall’assessore regionale Pierpaolo Roberti, di chiudere i valichi minori così da presidiare quelli maggiori e utilizzare strumenti tecnologici per monitorare le aree di confine per evitare che le problematiche legate all’immigrazione si sommino a quelle di natura sanitaria, generando una situazione critica che rischierebbe di vanificare gli sforzi compiuti nel contrasto al Coronavirus.
Cosa ne pensate? Se vi va, fatemi sapere la vostra opinione lasciando un commento, a cui risponderò molto volentieri.
Ulteriori attività economiche possono presentare domanda fino al 15 luglio
Per sostenere le imprese ricettive turistiche, commerciali, artigianali e dei servizi alla persona, che, a causa dell’emergenza COVID-19, hanno subito ingenti danni economici, la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di estendere adulteriori attivitài contributi a fondo perduto già previsti per lo scorso mese di giugno.
I soggetti beneficiari devono essere iscritti al Registro Imprese ed avere sede legale (ed eventuale unità operativa per la quale si richiede il contributo) in Friuli Venezia Giulia.
Come previsto dall’allegato 1 alla DGR nr 995/2020, l’entità del contributo varia da 500,00 a 4.000,00 euro, a seconda dell’attività esercitata:
Attività economica e contributo a fondo perduto
Installazione di impianti elettrici e idraulici: 700,00 euro
Altri lavori di costruzione e installazione: 700,00 euro
Completamento e finitura di edifici: 700,00 euro
Commercio di autoveicoli e accessori: 1.400,00 euro
Attività varie di riparazione e manutenzione: 700,00 euro
Commercio all’ingrosso di generi non alimentari: 1.400,00 euro
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici: 700,00 euro
Spedizioni: 500,00 euro
Ostelli, colonie e alloggi per studenti e lavoratori: 1.400,00 euro
Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport: 500,00 euro
Agenzie pubblicitarie e di comunicazione: 700,00 euro
Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi: 1.400,00 euro
Altri eventi ricreativi e d’intrattenimento: 1.400,00 euro
Organizzazione di convegni e fiere: 1.400,00 euro
Discoteche e sale da ballo: 4.000,00 euro
Gestione di stabilimenti balneari: 4.000,00 euro
Riparazioni di beni per uso personale e per la casa: 700,00 euro
Organizzazione di feste e cerimonie: 1.400,00 euro
Il codice ATECO di riferimento è quello primario/prevalente, posseduto alla data di avvio della linea contributiva, cioè al 7 luglio 2020. Nel caso in cui un richiedente risulti in possesso di due o più codici ATECO, entrambi primari/prevalenti in quanto riferiti a due o più diverse attività, lo stesso può presentare una sola domanda (può essere quindi soddisfatta una sola domanda riferita a un’unica attività).
La DGR 995/2020 ha rideterminato l’intensità del contributo, già previsto dalla DGR 779/2020, a favore della categoria “agenzie di viaggio e tour operator“, portandolo da 1.400,00 euro a 4.000,00 euro. Tale rideterminazione riguarda esclusivamente tutte le domande pervenute da parte della categoria “agenzie di viaggio” (79.11.00) e ” tour operator” (79.12.00) entro il termine del 26 giugno 2020. Quindi, per le domande già presentate a valere sulla predetta categoria nell’ambito della linea contributiva chiusa e valutate con esito positivo a seguito dell’attività istruttoria, interverrà direttamente la liquidazione del contributo rideterminato pari a euro 4.000,00.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda di contributo può essere presentata a partire dalle ore 8:00 del 7 luglio 2020 e fino alle ore 20:00 del 15 luglio 2020.
La domanda deve essere trasmessa alla Direzione centrale attività produttive tramite il sistema Istanze On Line (IOL) a cui si accede dal link presente sul sito della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Per procedere con l’invio della domanda è richiesta l’autenticazione con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CRS (Carta Regionale dei Servizi).
Il richiedente deve aver ottemperato al pagamento dell’imposta di bollo pari a 16 euro prima dell’invio della domanda di contributo, tramite acquisto della marca da bollo o versamento con modello F23, da conservare presso i propri uffici per eventuali controlli.
La presentazione della domanda può avvenire anche attraverso un soggetto delegato (professionista o meno): in questo caso è necessario allegare specifica procura, redatta utilizzando il modulo disponibile sul sito della Regione, insieme a copia del documento di identità, in corso di validità, in caso di firma autografa.
EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
I contributi verranno concessi fino ad esaurimento delle risorse disponibili sulla base della sola presentazione della domanda secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda stessa, determinato dal numero progressivo di protocollo attribuito dal sistema informatico.
Anche in questo caso, dal Presidente Massimiliano Fedriga e dalla sua Giunta arriva un sostegno concreto alle attività economiche del nostro territorio, messe pesantemente in ginocchio dal lockdown conseguente alla pandemia.
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Al Parco della Rimembranza cerimonia a 4 mesi dal primo contagio in città
Il 29 febbraio scorso a Gorizia si registrava il primo caso di Coronavirus in Regione: sono stati mesi particolarmente complessi, in cui ciascuno di noi ha dovuto cambiare radicalmente le proprie abitudini quotidiane e fronteggiare una situazione mai vissuta prima, lontano dai propri affetti, per limitare la diffusione del virus.
Per ricordare le vittime del COVID-19 e ringraziare tutti coloro che si sono spesi nella lotta contro il virus, questa mattina, a 4 mesi esatti dal primo contagio, al Parco della Rimembranza è stata piantata una giovane magnolia. Alla celebrazione erano presenti, oltre al Sindaco Rodolfo Ziberna, anche il Vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, l’arcivescovo e il Prefetto di Gorizia.
Personalmente, vorrei rivolgere un pensiero ai familiari delle vittime e un sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario che, in questi mesi di quarantena, hanno lavorato incessantemente giorno e notte per salvare vite e sconfiggere il virus, alle forze dell’ordine e alla Protezione Civile, che ha fornito un supporto fondamentale alla popolazione in difficoltà anche attraverso l’importante colletta alimentare conclusa ieri; grazie anche a tutti i cittadini che hanno investito risorse e dedicato tempo nell’aiutare i più bisognosi e che, scrupolosamente, hanno rispettato le disposizioni anticontagio.
Tante le misure messe in campo, tra cui la colletta alimentare della Protezione Civile
“Anche a Gorizia è ufficialmente terminata l’emergenza COVID-19”: ad annunciare l’ottima notizia è stato ieri sera il Sindaco Rodolfo Ziberna, che ha comunque ribadito l’importanza di continuare a rispettare le regole.
Sono stati mesi particolarmente complessi per cittadini, famiglie ed imprese: a sostegno della popolazione più bisognosa il Comune di Gorizia ha subito messo in campo una serie di importanti iniziative, tra le quali l’attivazione dei numeri telefonici Ti SostenGO e del Servizio Comunale di Protezione Civile e l’apertura di un conto corrente dedicato per aiutare i cittadini in difficoltà con le spese mediche, l’acquisto di farmaci, pagamento di bollette e affitti.
L’iniziale erogazione di buoni spesa da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari per un totale di 210.000,00 euro (di cui € 180.000,00 messi a disposizione a livello statale e € 30.000,00 di risorse comunali) è stata sostituita con contributi diretti pari, complessivamente, a 120.000,00 euro, come previsto nel maxi emendamento da 3,7 milioni “Gorizia riparte”.
In particolare poi, sempre per quanto riguarda l’approvvigionamento di beni di prima necessità, fondamentale è stata la colletta alimentare di cui si sono occupati i volontari della Protezione Civile allestendo, in diversi supermercati della città, banchetti di raccolta generi alimentari quali pasta, riso, pelati, tonno. Quest’importante iniziativa si conclude oggi: grazie all’altruismo e alla generosità dei goriziani è stato possibile aiutare concretamente moltissime persone, “attraverso la distribuzione di oltre mille pacchi di spesa”.
Rivolgo un sincero ringraziamento anche a tutti i volontari della Protezione Civile di Gorizia che in questi mesi hanno lavorato incessantemente per garantire un costante supporto alla popolazione in difficoltà anche mettendosi a disposizione per lo svolgimento di piccole commissioni quotidiane.