Amianto. Contributi rimozione da edifici sede di imprese 2023

Domande presentabili fino al 28 febbraio

In base a quanto previsto dalla legge di stabilità 2019, la Regione Friuli Venezia Giulia concede contributi per la rimozione e lo smaltimento, o per il solo smaltimento, dell’amianto da edifici sede di imprese, che siano sede legale o unità operativa delle stesse.

SOGGETTI BENEFICIARI

A poter beneficiare dei contributi in oggetto sono:

micro, piccole e medie imprese in possesso dei requisiti definiti dall’Allegato I del Regolamento (CE) n. 651/2014/UE;

grandi imprese.

Qualora le imprese non siano proprietarie dell’immobile che necessita dell’intervento di rimozione e smaltimento o di solo smaltimento dell’amianto, le stesse potranno eseguirlo previa autorizzazione del proprietario dell’edificio.

Non possono beneficiare dei contributi:

– imprese che si trovano in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o che siano sottoposte a procedure concorsuali;

– imprese che non rispettano le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro;

– imprese destinatarie di sanzioni interdittive;

– aziende che gestiscono servizi pubblici locali.

SPESE AMMISSIBILI

I lavori di rimozione e smaltimento o di solo smaltimento dell’amianto devono essere eseguiti in data successiva alla presentazione della domanda.

Sono amesse a contributo le spese:

– necessarie alla rimozione, al trasporto e allo smaltimento dei materiali contenenti amianto;

– relative ad analisi di laboratorio;

– per la redazione del piano di lavoro di cui all’articolo 256 del decreto legislativo n.81/2008;

– inerenti l’approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza, nella misura massima del 10 per cento dell’importo relativo alla sola rimozione del materiale contenente amianto;

– connesse all’attività di certificazione di cui all’articolo 41 bis della legge regionale n. 7/2000, per l’importo massimo di 500,00 euro.

Nel contributo non rientrano le spese:

– per la sostituzione del materiale rimosso, l’incapsulamento o il confinamento dei materiali contenenti amianto;

– sostenute a fronte di rapporti giuridici instaurati tra società, persone giuridiche, amministratori, soci, ovvero tra coniugi, parenti e affini sino al secondo grado riferite al contributo medesimo.

INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO

L’importo del contributo varia a seconda della dimensione dell’impresa richiedente ed è pari al:

– 50 per cento della spesa riconosciuta ammissibile, per un massimo di 15.000,00 euro, per le micro imprese;

– 40 per cento della spesa riconosciuta ammissibile, per un massimo di 30.000,00 euro, per le piccole e medie imprese;

– 30 per cento della spesa riconosciuta ammissibile e per un massimo di 40.000,00 euro per le grandi imprese.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo, redatta compilando l’apposito modulo disponibile sul sito della Regione, deve essere presentata via Posta Elettronica Certificata all’ indirizzo ambiente@certregione.fvg.it (Direzione centrale competente in materia di ambiente e Servizio competente in materia di rifiuti e siti inquinati) entro il 28 febbraio.

Alla domanda devono essere allegati:

– il preventivo dettagliato della spesa da sostenere e l’indicazione della quantità di materiale da rimuovere;

– almeno due fotografie attestanti la presenza dell’amianto;

– dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti di accesso al contributo;

– fotocopia del documento d’identità in corso di validità del soggetto che sottoscrive la domanda.

Il richiedente deve presentare domande diverse per la sede legale e per ogni unità operativa oggetto di intervento.

Queste e altre informazioni utili sono disponibili alla pagina dedicata sul sito della Regione.

Considerata la pericolosità dell’amianto per la salute e l’importanza di rimuovere e smaltire in sicurezza questo materiale, ritengo che il contributo in oggetto sia una misura molto importante.

Cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento, vi risponderò molto volentieri.

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Industria. Contributi imprese settori tecnologici avanzati

Domande presentabili fino al 31 gennaio 2023

Con la Legge Sviluppoimpresa, la Regione Friuli Venezia Giulia ha previsto contributi a fondo perduto a favore di imprese, Comuni e altri enti pubblici e privati a sostegno delle spese finalizzate alla creazione e allo sviluppo di centri di prototipazione della business idea, di centri di coworking, nonché di laboratori di fabbricazione digitale.

Criteri e modalità di concessione dei contributi sono definiti dall’articolo 25, comma 1, lettera b) della Legge regionale n. 3/2021 e dal relativo Regolamento.

SOGGETTI BENEFICIARI

A poter beneficiare dei contributi in oggetto sono:

– le imprese iscritte al Registro delle imprese;

– gli enti privati aventi quale scopo la promozione della cultura d’impresa, l’organizzazione e l’erogazione di servizi di informazione, formazione, assistenza e consulenza alle imprese;

– i Comuni e gli altri enti pubblici.

Alla data di presentazione della domanda, la sede di realizzazione dell’iniziativa deve essere ubicata sul territorio regionale. In caso contrario, il soggetto richiedente si obbliga ad attivarla entro la data di presentazione della rendicontazione.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse a contributo le spese relative a:

– acquisto e locazione finanziaria (per la sola quota capitale) di macchinari, strumenti, attrezzature ed arredi, diritti di licenza e software, know-how e brevetti;

– interventi di adeguamento o ristrutturazione dei locali dedicati allo svolgimento dell’attività prevista dall’iniziativa, di realizzazione o adeguamento dell’impiantisca generale e relative spese di progettazione, direzione e collaudo;

– realizzazione o ampliamento del sito internet destinato allo svolgimento dell’attività prevista dall’iniziativa;

– acquisizione di servizi di consulenza;

– acquisizione di materiali e servizi concernenti la comunicazione, la pubblicità e le attività promozionali legate all’attività prevista dall’iniziativa;

– connesse all’attività di certificazione di cui all’articolo 41 bis della L.R. n. 7/2000, per un massimo di 1.000,00 euro e solo per le imprese iscritte al Registro delle Imprese.

Le spese relative al sito internet, ai servizi di consulenza e alla promozione dell’attività prevista dall’iniziativa, insieme a quelle per la certificazione di cui alla L.R. n.7/2000, non devono superare il 40 per cento della spesa complessiva.

Tutte le spese sopracitate devono essere sostenute a partire dal giorno di presentazione della domanda. Il limite minimo di spesa ammissibile per ciascuna iniziativa è pari a 10.000,00 euro.

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

L’intensità del contributo è pari al 50 per cento della spesa ammissibile (salvo che sia stata richiesta un’intensità minore), fino ad un massimo di 75.000,0 euro.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo deve essere presentata alla Camera di Commercio territorialmente competente, esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata,
a partire dalle ore 10:00 di oggi e fino alle ore 16:00 del 31 gennaio 2023.

Nel caso di iniziative da realizzare nel territorio provinciale di Gorizia, l’indirizzo PEC di riferimento è agevolazioni@pec.fondogorizia.

Queste e molte altre informazioni utili sono disponibili alla pagina dedicata sul sito della Regione.

Si tratta di una misura molto significativa, volta a promuovere la nascita e lo sviluppo di start-up e spin-off in settori economici tecnologicamente più avanzati e a favorire, quindi, lo sviluppo dell’economia della nostra Regione.

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IMU. Gorizia, bene tagli a botteghe artigiane e agricoltura

✅ IMU, importante approvazione in Consiglio comunale. In Aula ho proposto che, insieme al sostegno alle attività economiche, siano previste aliquote agevolate per le giovani coppie che intendono costruire il proprio futuro a #Gorizia.
#AvantiGorizia con Andrea #Tomasella

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Carburanti. Caso Gorizia, occorre taglio IVA e accise

⛽ Emergenza carburanti: “il caso Gorizia” richiede un intervento tempestivo da parte del Governo, per imprese e famiglie! 👆🏻

#AvantiGorizia con Andrea #Tomasella

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Carburanti. La mia interrogazione in Consiglio

Durante il Consiglio comunale in corso ho presentato un’interrogazione relativa all’emergenza carburanti a Gorizia.

Di seguito trovate il testo integrale del mio intervento.

“Porto all’attenzione di quest’Aula un tema che immagino avremo tutti avuto modo di osservare in questi giorni, ossia le interminabili file di automobili italiane ai benzinai al di là del confine.

Immagino anche sia forte e diffusa la preoccupazione per questa situazione che comporta per il nostro piccolo territorio un’emorragia di risorse che causa ingenti danni in termini economici e sociali.

Personalmente sono molto preoccupato, anche alla luce della notizia che il Governo della vicina Repubblica di Slovenia ha deciso di calmierare i prezzi di carburanti dopo i terribili aumenti conseguenti a quanto sta accadendo in Ucraina.

I nostri benzinai si ritrovano in ginocchio e lavorano col contagocce e il fenomeno del pendolarismo del pieno oltreconfine sta letteralmente andando fuori controllo, vanificando di fatto anche il grandissimo sforzo che era stato fatto a suo tempo con l’emissione di nuove tessere regionali per gli sconti carburanti e i super sconti che avevano permesso di recuperare una buona fetta di mercato.

Oggi ci troviamo invece nella condizione in cui lo Stato parrebbe averci dimenticato. Quest’emorragia di risorse non riguarda solo il lavoro o l’economia della città (che comunque è fondamentale) ma riguarda anche tante nostre famiglie, goriziane, che già resistevano con grandissima fatica e adesso rischiano davvero di restare senza lavoro. Tutto ciò non è dovuto da una loro manchevolezza ma dal mancato utilizzo di tutti quegli strumenti che permetterebbero di armonizzare l’economia di confine.

In questi giorni ho presentato una mappa per rendere l’idea di quello che chiamo “Il caso Gorizia“. La presenza di benzinai posti appena al di là del confine, che operano a prezzi più competitivi di quelli italiani, genera una distorsione del mercato dei carburanti che, da quando la zona franca non è più finanziata, ovvero dal 2008, solo sul nostro piccolo territorio comunale, ha comportato un’emorragia di liquidità, fra Iva e accise, di oltre 100 milioni di euro.

Quindi, alla luce del fatto che parrebbe che anche a Roma qualcuno si stia finalmente accorgendo che il problema dei carburanti è stato per troppo tempo ignorato (con risultati che sono sotto gli occhi di tutti), ritengo sarebbe il momento di spingere affinché il Governo possa finalmente prendere atto della nostra condizione e risolvere il problema che sul nostro territorio transfrontaliero costa il doppio del doppio.

Vede sindaco, so che lei è molto sensibile a questo tema e che già in passato si è battuto per questi argomenti, presento questa interpellanza per chiederle di far sentire la voce del nostro territorio e di sostenere con forza tutte le iniziative che, non da domani o dopodomani, ma da subito possano contribuire a porre fine a una condizione con penalizza ingiustamente Gorizia, la nostra economia, lavoratori e famiglie”.

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Imprese. Contributi economia circolare e efficientamento energetico

Domande presentabili a partire da domani

Con la Legge Sviluppoimpresa, la Regione Friuli Venezia Giulia ha previsto la concessione di contributi a sostegno di progetti diretti all’applicazione delle modalità produttive dell‘economia circolare e dell’efficientamento energetico, relativi, rispettivamente, alla riduzione della produzione di rifiuti e dei consumi energetici.

SOGGETTI BENEFICIARI

Possono beneficiare dei contributi in oggetto micro, piccole, medie e grandi imprese, che abbiano sede nel territorio del Friuli Venezia Giulia e siano iscritte al Registro delle Imprese.

I progetti di economia circolare ed efficientamento energetico possono essere realizzati sia in forma autonoma da parte di una singola PMI che come “progetto congiunto”, tra PMI o tra PMI e grandi imprese, indipendenti tra loro e operanti in collaborazione effettiva.

PROGETTI FINANZIABILI

Sono ammissibili a contributo i progetti relativi a:

1. innovazioni di prodotto e di processo mirate ad un utilizzo efficiente delle risorse e al trattamento dei rifiuti, compreso il riuso dei beni e materiali recuperati;

2. progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici finalizzati alla riduzione, al riuso e al riciclo degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo dei rifiuti;

3. realizzazione di soluzioni tecnologiche innovative che aumentino la durata  dei prodotti, ne migliorino la riciclabilità e ne favoriscano la rigenerazione;

4. sperimentazione di nuovi modelli di imballaggio che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;

5. realizzazione di investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi energetici dell’attività produttiva basati su diagnosi energetiche;

6. acquisizione di studi e consulenze tecniche concernenti l’economia circolare, l’ecoprogettazione dei prodotti e la produzione di beni e servizi a ridotto consumo energetico;

7. introduzione nell’organizzazione aziendale dell’attività dell’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE).

Tali progetti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di contributo.

SPESE AMMISSIBILI

In riferimento ai progetti finanziabili di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5, sono ammissibili a contributo i costi relativi all’acquisto o all’acquisizione in leasing di strumenti e
attrezzature e i costi relativi a beni immateriali (brevetti, know how).

In relazione ai progetti di cui al punto 6, sono ammissibili le spese per l’acquisizione di studi e consulenze da parte di imprese e professionisti, Università, Istituti di ricerca e Enti Pubblici.

Infine, con riferimento ai progetti al punto 7, sono ammissibili le spese relative al compenso lordo spettante all’EGE.

La spesa ammissibile non deve essere inferiore a 75.000,00 euro.

INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO

L’intensità del contributo varia a seconda della dimensione dell’impresa richiedente ed è pari al:

50 per cento della spesa ammissibile, per le PMI;

15 per cento della spesa ammissibile, per le grandi imprese.

Il limite massimo del contributo concedibile per ciascuna domanda è pari a 200.000,00 euro.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo può essere presentata esclusivamente alla Camera di Commercio territorialmente competente tramite Posta Elettronica Certificata, a partire dalle ore 10:00 di domani, 8 marzo, e fino alle ore 16:00 del 12 aprile.

Nel caso in cui la domanda di contributo sia relativa ai progetti presentati in forma congiunta, la stessa deve essere inviata dall’impresa capofila.

Queste e molte altre informazioni utili sono disponibili alla pagina dedicata sul sito della Regione.

Una misura molto significativa a sostegno delle imprese, sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse e la riduzione dei costi legati all’energia che in relazione alla produzione di rifiuti e al rispetto per l’ambiente.

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Foto Internet

Amianto. Contributi rimozione da edifici imprese 2022

Domande presentabili a partire da domani

In base all’articolo 4, commi 30 e 31 della Legge regionale di stabilità 2017, modificato dalla Legge di stabilità 2019, la Regione Friuli Venezia Giulia concede contributi per la rimozione e lo smaltimento, o per il solo smaltimento, dell‘amianto da edifici di proprietà di imprese, che siano sede legale o unità operativa delle stesse.

SOGGETTI BENEFICIARI

A poter beneficiare dei contributi in oggetto sono:

micro, piccole e medie imprese in possesso dei requisiti definiti dall’Allegato I del Regolamento (CE) n. 651/2014/UE;

grandi imprese.

Non possono, invece, beneficiare dei contributi:

– imprese che si trovano in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o che siano sottoposte a procedure concorsuali;

– imprese che non rispettano le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro;

– imprese destinatarie di sanzioni interdittive;

– aziende che gestiscono servizi pubblici locali.

Possono beneficiare dei contributi in argomento anche le imprese che non sono proprietarie dell’immobile su cui viene effettuato l’intervento, previa autorizzazione da parte del proprietario stesso.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse a contributo, al netto dell’IVA, le spese:

– di rimozione, trasporto e smaltimento dei materiali contenenti amianto;

– inerenti l’approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza;

– relative ad analisi di laboratorio;

– per la redazione del piano di lavoro di cui all’articolo 256 del decreto legislativo n. 81/2008;

– connesse all’attività di certificazione di cui all’articolo 41 bis della legge regionale n. 7/2000, per l’importo massimo di 500,00 euro.

Tali spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda.

Non rientrano nel contributo le spese:

– per la sostituzione del materiale rimosso, l’incapsulamento o il confinamento dei materiali contenenti amianto;

– sostenute a fronte di rapporti giuridici instaurati tra società, persone giuridiche, amministratori, soci, ovvero tra coniugi, parenti e affini sino al secondo grado riferite al contributo medesimo.

INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO

L’entità del contributo varia a seconda della dimensione dell’impresa richiedente ed è pari al:

-50% della spesa riconosciuta ammissibile, per un massimo di 15.000,00 euro, per le micro imprese;

-40% della spesa riconosciuta ammissibile, per un massimo di 30.000, 00 euro, per le piccole e medie imprese;

-30% della spesa riconosciuta ammissibile e per un massimo di 40.000,00 euro per le grandi imprese.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo, redatta compilando l’apposito modulo disponibile sul sito della Regione, deve essere presentata via PEC all’ indirizzo ambiente@certregione.fvg.it (Direzione centrale competente in materia di ambiente e  Servizio competente in materia di rifiuti e siti inquinati) tra il 1 e il 28 febbraio.

All’istanza devono essere allegati:

– relazione relativa all’intervento da realizzare;

– preventivo dettagliato di spesa;

– due fotografie dell’immobile oggetto di intervento, attestanti la presenza di
amianto;

– dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti di accesso al contributo;

– fotocopia del documento d’identità in corso di validità del soggetto che sottoscrive la domanda.

Il richiedente deve presentare domande diverse per la sede legale e per ogni unità operativa oggetto di intervento.

Queste e molte altre informazioni utili sono disponibili alla pagina dedicata sul sito della Regione.

Si tratta di una misura molto significativa, data la pericolosità dell’amianto per la salute e l’importanza di rimuovere e smaltire in sicurezza questo materiale.

Cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento, vi risponderò molto volentieri.

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Turismo. Voucher TUReSTA in FVG

All’articolo 38 della L.R. n.3/2021 -SviluppoImpresa -, l’Amministrazione regionale ha introdotto “TUReSTA in FVG”, un Voucher a copertura delle spese di acquisto di un pacchetto turistico presso le strutture della Regione aderenti all’iniziativa.

SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI

Il Voucher è rivolto esclusivamente alle famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia, che possono utilizzarlo un’unica volta.

Per beneficiarvi è necessario trascorrere almeno tre pernottamenti presso una struttura ricettiva aderente all’iniziativa, collocata nelle zone omogenee A, B e C di svantaggio socio-economico dei territori montani, nei Comuni di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste o nei Comuni nel cui territorio insiste un sito regionale culturale UNESCO. Qui l’elenco completo dei Comuni.

IMPORTO DEL VOUCHER E PROCEDURA

L’importo del Voucher è pari a 80,00 euro a persona, fino a un massimo di 320,00 euro per nucleo familiare, per almeno tre pernottamenti. Nel caso di strutture ricettive situate in territorio montano, l’importo è pari a 40,00 euro, fino a un massimo di 160,00 euro per nucleo familiare.

Per usufruire del Voucher occorre prenotare la vacanza in una sola struttura aderente a partire da oggi, 10 giugno, comunicando il codice fiscale dei componenti del nucleo familiare beneficiario del Voucher stesso.

La convalida del Voucher assegnato al cittadino avviene al momento del check-in nella struttura prescelta.

STRUTTURE ADERENTI

Le strutture ricettive – gestite in forma imprenditoriale e iscritte al Registro delle Imprese – che vogliono aderire all’iniziativa possono farlo accedendo alla piattaforma TUReSTA, disponibile sul sito della Regione.

La struttura ricettiva aderente provvederà ad emettere una fattura/ricevuta fiscale al beneficiario detraendo l’importo del Voucher spettante a quest’ultimo e in seguito chiederà alla Regione un rimborso pari all’importo dei Voucher incassati.

Queste e molte altre informazioni utili, compreso l’elenco aggiornato delle strutture aderenti, sono disponibili alla pagina dedicata sul sito della Regione.

Una misura certamente significativa, sia in relazione al supporto alle imprese del settore del turismo, che nel corso dell’ultimo anno e mezzo hanno visto pesanti limitazioni dell’attività a seguito della pandemia, e alle famiglie, sia per quanto riguarda la promozione e la valorizzazione del patrimonio turistico della nostra Regione.

Cosa ne pensate? Se vi va, fatemelo sapere con un commento, sarò felice di rispondervi.

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FVG. Indennizzi a ristoro danni nevicate gennaio 2021

La Regione Friuli Venezia Giulia prevede indennizzi a favore di privati e imprese che abbiano subito danni a seguito delle copiose nevicate dello scorso gennaio.

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

I privati possono ricevere un massimo di 5.000,00 euro, le imprese fino a 20.000,00 euro. L’indennizzo verrà riconosciuto per la parte del danno eventualmente non rimborsata da un’assicurazione.

PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA

Entro il 19 maggio, cittadini residenti e imprese operanti nei territori interessati dal maltempo, devono consegnare al proprio Comune un modulo, scaricabile dal sito della Protezione Civile regionale, compilato indicando l’entità dei danni subiti.

EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

I contributi verrano assegnati in base a specifici criteri di priorità.

Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Una misura sicuramente importante, un aiuto concreto a sostegno di cittadini e imprese per far fronte ai danni del maltempo di inizio anno.

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Linea Verde. Sabato 3 aprile puntata dedicata a Gorizia

Gorizia sarà protagonista di Linea Verde Life, il programma di Rai1 condotto da Daniela Ferolla e Marcello Masi dedicato a territorio, ecologia e ambiente. Nella puntata di domani, 3 aprile, si tratterà infatti delle eccellenze culturali e imprenditoriali goriziane.

Un interessante tour virtuale della nostra Città, alla scoperta di Piazza Sant’Antonio e Piazza Vittoria, passando per palazzo Lantieri e la Chiesa di Sant’Ignazio, Villa Coronini e Piazza Transalpina. Nel corso della puntata, inoltre, i conduttori visiteranno alcune imprese goriziane che hanno fatto della sostenibilità ambientale e dell’innovazione il proprio punto di forza.

Un’ottima notizia che, ancor di più in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo affrontando, risolleva e riempie d’orgoglio.

Si tratta di un’occasione molto importante, motivo di lustro per la nostra Città, che si ripropone al pubblico televisivo italiano. La messa in onda sugli schermi nazionali rappresenta inoltre una significativa testimonianza di come, anche nell’ottica della Capitale europea della Cultura 2025, il nostro territorio ritorni ad essere centrale dal punto di vista culturale, ricettivo, turistico, enogastronomico e ambientale.

Non perdete l’appuntamento di domani, alle 12:25, sui Rai1!

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