Zona Franca di emergenza: Tomasella, politica e portatori di interesse siano coesi

“Non si tratta di piazzare questa o quella bandierina politica, si tratta di delineare il futuro della Città. L’emergenza coronavirus ha portato alla luce una situazione che da goriziani conosciamo benissimo ma, probabilmente, ancora non siamo stati sufficientemente capaci di far comprendere anche ad altri livelli istituzionali. Al di là del nome, Zes, Zese, Zls o quant’altro, ritengo che l’obiettivo dovrebbe essere quello di rimediare ad una disarmonia fiscale e tariffaria che sussiste fra una parte e l’altra del confine e che penalizza i nostri commercianti, agricoltori, artigiani, lavoratori autonomi, micro e piccole/medio imprese”.

Lo dichiara l’esponente della Lega, Andrea Tomasella, che ha recentemente depositato una mozione per portare il tema della Zona Franca di emergenza in Consiglio comunale all’attenzione del sindaco Rodolfo Ziberna e della sua Giunta.

In particolare, Tomasella aggiunge: “L’istituzione di una nuova Zona Franca non è un capriccio dei goriziani o dei Comuni confinanti con la Slovenia, bensì una scelta politica ed economica strategica, fondamentale per la ripresa e il mantenimento delle realtà commerciali e non solo, dei nostri territori e che può benissimo convivere con le politiche economiche dell’Unione europea. Non si tratta solo di benzina e sigarette, bensì di una misura essenziale per incentivare le imprese con defiscalizzazione e decontribuzione, oltreché con la deducibilità di alcuni costi sostenuti per il lavoro che potrebbero generare un impulso positivo per il rilancio del tessuto economico e produttivo del nostro territorio”.

In conclusione, Tomasella fa sapere che la mozione depositata “è aperta alla sottoscrizione da parte di tutti i colleghi consiglieri comunali che ne condividono le finalità e gli obiettivi, poiché, ancor più in un momento di particolare fragilità, occorre fare sistema per far valere le proprie ragioni”.

Tomasella: depositata mozione consiliare per Zona Franca d’Urgenza

“Il Gruppo della Lega, per mezzo del sottoscritto in qualità di presentatore e del capogruppo Franco Zotti, ha depositato una mozione in Consiglio comunale per affrontare il tema della Zona Franca d’Urgenza a Gorizia. È sotto gli occhi di tutti che il nostro territorio paga una disarmonia fiscale e tariffaria che pone i nostri imprenditori, commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e professionisti in situazione di grande svantaggio rispetto ai colleghi di oltreconfine”.
tomasella andrea consigliere comunale gorizia
Lo dichiara il consigliere comunale della Lega, Andrea Tomasella, che aggiunge: “La mozione che il Gruppo della Lega ha presentato si pone l’obiettivo di facilitare il coordinamento fra Comune, Regione e lo Stato per superare gli ostacoli determinati dai confini nelle aree transfrontaliere. Soltanto una crescita armonica ed equilibrata, da una parte e dall’altra del confine, potrà contribuire a traguardare quella conurbazione transfrontaliera unica del territorio goriziano che garantirà prosperità al territorio, occasioni di lavoro e futuro alle giovani generazioni”.
“La terribile pandemia da coronavirus – aggiunge l’esponente leghista – ha fatto emergere una situazione che da goriziani conosciamo benissimo ma, probabilmente, non siamo stati ancora sufficientemente capaci di far comprendere anche ad altri livelli istituzionali. Adesso è il momento del coraggio, se davvero la volontà politica locale c’è ed è trasversale, occorre mettere da parte tutte le incomprensioni e lavorare assieme per raggiungere un risultato che è fondamentale per la nostra città”.
“Ringrazio il consigliere regionale FVG, Diego Bernardis, che si è fatto portavoce delle istanze del nostro territorio e ha portato nuovamente alla ribalta la tematica, dimostrando, una volta in più, la grande attenzione che rivolge per la nostra comunità” conclude la nota di Andrea Tomasella.

STOP obbligo mascherine in FVG, nuova ordinanza Fedriga

Con l’Ordinanza n. 16 si limita obbligo mascherina all’aperto. Avrà validità dal 4/6 fino al 30/6

massimiliano fedriga fvg

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha emanato l’ordinanza contingibile e urgente numero 16, recante ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’atto amministrativo, che avrà validità dal 4 al 30 giugno prossimi, dispone in particolare la limitazione degli obblighi di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che non saranno più necessari all’aperto a condizione di rispettare continuativamente le distanze di sicurezza con le persone non conviventi. Sarà comunque necessario portare sempre con sé la mascherina o la protezione per naso e bocca, per poterla indossare all’occorrenza.

In conformità alle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regione e delle Province autonome e a quelle deliberate dal Friuli Venezia Giulia, viene inoltre consentita l’apertura delle seguenti attività: ristorazione, attività turistiche, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio (ivi compreso quello su aree pubbliche), uffici rivolti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei/archivi/biblioteche, strutture turistico-ricettive all’aria aperta, rifugi alpini, attività fisica all’aperto, noleggio veicoli e altre attrezzature, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, formazione professionale, cinema e spettacolo, parchi tematici e di divertimento, sagre e fiere, servizi per l’infanzia e l’adolescenza, strutture termali e centri benessere, professioni della montagna e guide turistiche.

L’ordinanza apre infine alla permanenza nelle residenze universitarie da parte degli assegnatari di alloggi, limitatamente a comprovate esigenze legate allo studio o all’impossibilità di fare rientro presso le loro abitazioni.

Fonte: Regione Autonoma FVG

Testo completo ordinanza e ulteriori informazioni: Regione Autonoma FVG

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COVID-19: STOP alla riaccensione delle slot

Marcia indietro dell’Agenzia dei Monopoli: le scommesse nelle tabaccherie non riprenderanno con la fase 2. Restano chiuse le sale scommesse.

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Al fine di evitare l’incremento di contagi da COVID-19, lo scorso 9 marzo il Governo aveva dichiarato lo stop alle attività economiche non essenziali, imponendo quindi la chiusura, tra l’altro, di sale slot, sale scommesse e sale bingo.

Nel corso di questi due mesi di quarantena, i tabaccai sono rimasti aperti ma con importanti limitazioni: sospensione del gioco operato con slot machines, dei giochi SuperEnalotto, Superstar, Sivincetutto SuperEnalotto, Lotto tradizionale e delle relative attività estrazionali, dell’Eurojackpot e delle scommesse. È stato inoltre disposto l’obbligo di spegnere monitor e televisori presenti nelle tabaccherie, proprio per evitare la permanenza delle persone all’interno dei locali.

Il gioco lecito è una delle ultime attività ad essere stata sospesa e, secondo quanto previsto la scorsa settimana, sarebbe dovuta essere invece una tra le prime a riprendere.

Il 23 aprile l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) aveva infatti comunicato, per gli esercizi per cui non vige l’obbligo di chiusura:

-“la ripresa dal 27 aprile 2020 dei giochi numerici “10&Lotto”, “Millionday”, “Winforlife” e “Winforlife Vincicasa […]”;

-la possibilità di giocare nuovamente, dal 4 maggio 2020, al “SuperEnalotto”, “SuperStar”, “SiVinceTutto SuperEnalotto”, “Eurojackpot”, “Lotto tradizionale” […] e alle scommesse che implicano la certificazione da parte del personale dell’Agenzia;

-la ripresa, dall’11 maggio 2020, delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati […] e della raccolta tramite dispositivi elettronici del tipo “slot machines”.

L’Agenzia aveva inoltre previsto l’obbligo di effettuare le estrazioni “da remoto o nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria, […] insieme all’obbligo di spegnimento di monitor e televisori”.

Queste disposizioni sono state parzialmente modificate ieri dalla stessa ADM attraverso un comunicato stampa, in cui si dispone “l’impossibilità della riapertura della raccolta, anche presso esercizi per i quali non vige l’obbligo di chiusura, delle scommesse su eventi sportivi e non, ivi compresi quelli simulati e della raccolta tramite dispositivi elettronici del tipo “slot machines” […]”.

Condivido pienamente quest’ultima decisione: in un momento di crisi economica, in cui gli aiuti promessi dal Governo tardano ad arrivare e molte persone faticano a trovare i soldi per far fronte alle spese quotidiane, consentire nuovamente il gioco, in particolare quello praticato con le slot, significa far leva sulla speranza delle persone più fragili al fine di far cassa.

Oggi ancor di più, l’azzardopatia va contrastata: è proprio in questo contesto che si inserisce lordine del giorno intitolato “Incentivi comunali per gli esercenti che espongono il logo NO-SLOT, che ho presentato lo scorso 28 aprile e che è stato approvato dal Consiglio comunale.

Tale provvedimento prevede di conferire, in applicazione alla LR 1/2014, incentivi e premialità a tutti gli esercizi commerciali che espongono il logo NO SLOT e che quindi si impegnano a non installare nuove macchinette o a rimuovere quelle già presenti nei loro locali.

Insieme alla tutela della salute, lo scopo dell’ordine del giorno è quello aiutare concretamente gli esercenti goriziani, che si trovano in evidente difficoltà e non devono essere lasciati soli nell’affrontare quest’emergenza.

Voi come la pensate? Fatemi sapere la vostra opinione a riguardo lasciando un commento, cui risponderò volentieri.

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TOMASELLA, PRIMO INTERVENTO BILANCIO DI GORIZIA: DIMENSIONE LOCALE E AIUTI CONCRETI

consigliere comunale gorizia

RINGRAZIAMENTI

Rivolgo un sentito ringraziamento al Sindaco Rodolfo Ziberna, alla sua Giunta, al Presidente del Consiglio, al consigliere delegato Luca Braulin e ai funzionari e ai tecnici che hanno messo in piedi una grande macchina organizzativa per consentire a tutto il Consiglio comunale di esprimersi su questo Documento Unico di Previsione 2020-2022 in modalità telematica.

UNA PREMESSA

Ho deciso di suddividere questo intervento in due parti: la prima fase la farò in questo primo intervento ed è inerente argomenti di stretta attualità; la seconda invece guarda più in là e la terrò per il secondo intervento.

Dal mio punto di vista, occorre avere la consapevolezza che la società come la conoscevamo prima del virus non tornerà molto presto, bensì saremo costretti a convivere con il virus ancora per un lungo periodo, ovvero fino a quando non verrà trovato un vaccino che ci permetterà di sconfiggerlo. Tutto ciò comporterà la necessità di effettuare scelte coraggiose, talvolta inconsuete e sempre decise

CITAZIONE PAPA FRANCESCO

Partendo da questi presupposti e considerando che attendiamo le risposte da parte del Governo nazionale e da parte dell’Unione europea per la recessione economica dovuta alla crisi del coronavirus, ritengo fondamentale citare l’appello lanciato una settimana fa del Santo Padre, Papa Francesco, inviato a tutti i politici. Nessuno escluso. Ai fedeli collegati per la messa in streaming ha chiesto di pregare: «per uomini e donne che hanno la vocazione politica e per i partiti politici di diversi Paesi perché in questo momento di pandemia cerchino insieme il bene del Paese e non il bene del proprio partito».

Questa secondo me è una riflessione molto importante perché ci fa capire come anche noi, in qualità di amministratori comunali, soprattutto in occasione di un’emergenza così grave, abbiamo il dovere di lavorare con spirito costruttivo, senza intenti divisivi e perseguendo la volontà di ricostruire il tessuto socioeconomico della città del dopo coronavirus.

DIMENSIONE LOCALE

Da questo punto di vista mi auguro tanto che sapremo cogliere questa assurda situazione come un’opportunità per ripensare la quotidianità. Ritornare a dare peso alla dimensione locale, vedendola non come limitante bensì come un patrimonio di valori indissolubili che rendono grande il nostro Paese. Ripartire poi dalle relazioni umane, avendo come stella polare la voglia di riscoprirsi parte della medesima comunità, che come tale vive e prospera anche dell’impegno di ognuno di noi. Considerando, infine, la necessità di avere a cuore tante cose che sono state dimenticate… fra cui anche la politica fatta con entusiasmo, idee e coraggio.

BILANCIO

Complimenti Sindaco!

Complimenti Sindaco perché, in una situazione di grandissima difficoltà, ha messo in campo quel grande coraggio che la situazione richiedeva. È rimasto sempre in prima linea al fianco dei goriziani e delle attività economiche di Gorizia.

Chiaramente questo bilancio, che è stato realizzato prima dell’emergenza coronavirus, lo vedo come un pro forma necessario dal punto di vista burocratico per poter poi procedere anche con il maxi emendamento da 3,6 milioni di euro, chiamato “Gorizia riparte”, di cui parlerò nel mio secondo intervento.

Dunque, dato che il ragionamento da effettuare su questo bilancio è sicuramente in prospettiva, dico che come amministratori dovremmo ringraziare e ricompensare i goriziani che hanno dimostrato buonsenso, solidarietà, altruismo e rispetto delle regole anche se da quasi cinquanta giorni siamo chiusi in casa e viviamo una situazione del tutto nuova e complicata.

PARTITE IVA, COMMERCIO E ARTIGIANATO

Se possibile Sindaco, io vorrei esortarla a far arrivare al governo nazionale tramite una missiva il messaggio che occorre ripartire al più presto e bisogna riaprire le attività economiche presenti sul nostro territorio comunale. Altrimenti rischieremo che all’avvio della riapertura ci sarà ben poco da riaprire. Ovviamente sempre seguendo tutti i protocolli necessari per assicurare situazioni di assoluta sicurezza sanitaria.

Se a Roma sono distanti dalla quotidianità di tutti i giorni e continuano ad emanare decreti fuori dal mondo, ancora una volta, toccherà alle vere istituzioni del territorio, ovvero i Sindaci, far capire e, soprattutto, far arrivare la voce delle persone alle sedi opportune.

Guardi, lo dico chiaro e tondo in modo sereno: sono dell’idea che fare meglio di quanto lei ha fatto e sta facendo quotidianamente sarebbe stato pressoché impossibile. Dunque il mio appello è affinché il giusto approccio con il quale sta gestendo questa situazione possa arrivare ed essere replicato anche a Roma.

Perché se questo bilancio al netto degli emendamenti è un pro forma, è comunque vero che in qualità di consigliere sento il dovere di fare delle proposte, con assoluto spirito costruttivo. Perché l’obiettivo dev’essere quello di sconfiggere il COVID-19 e senza lasciare nessuno indietro.

Pensiamo ad esempio al comparto artigiano, alle estetiste, alle parrucchiere e ai barbieri, piuttosto che a falegnami, micro e piccole/medie imprese o lavoratori autonomi. Agli aiuti che il Comune e la Regione hanno messo e metteranno in campo, occorre arrivino misure ben più corpose dallo Stato. Guardi, non lo dice il consigliere comunale Tomasella, perché anche dal direttore generale di Confartigianato Gorizia, dott. Marco Gobbo, sono pervenute importanti sollecitazione che ritengo dovremmo fare nostre. A livello nazionale erano state presentate molteplici soluzioni per ricominciare in sicurezza già dal 4 maggio, ma evidentemente il Governo non ha voluto ascoltare! L’unica speranza, ma non sarà semplice, sarà agire a livello territoriale ma è chiaro che occorre dare ben più di 600€ un tantum. Da questo punto di vista, si prendano ad esempio modelli virtuosi come Germania, Francia o Stati Uniti: occorrono stanziamenti a fondo perduto per uscire fuori dal tunnel. Soprattutto, basta parlare di nuovi prestiti, serve liquidità a fondo perduto, questo va fatto presente a chi ci rappresenta a Roma.

 

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Coronavirus: Fedriga, da domani nuove regole per il Fvg

Ok a take away, attività motoria entro comune di residenza e manutenzioni nautica diporto

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha firmato la nuova ordinanza che, a partire dalla mezzanotte di oggi e fino al 3 maggio prossimo, andrà a integrare quella attualmente in vigore (la numero 10 dello scorso 13 aprile).

L’ordinanza 11 introduce misure che andranno ad allentare alcune delle restrizioni precedentemente in essere: agli esercizi commerciali verrà consentita la possibilità di effettuare il servizio take away, ma con ordinazione da remoto; saranno permesse inoltre le prestazioni di carattere artigianale per la manutenzione di imbarcazioni da diporto; via libera anche alle attività motorie individuali nel comune di residenza, senza l’obbligo di mantenersi entro i 500 metri dal proprio domicilio.

Nello specifico, la vendita per asporto dovrà comunque garantire il contingentamento degli ingressi al fine di evitare assembramenti, l’utilizzo di mascherine o di coperture per naso e bocca, la disponibilità per i clienti di idonee soluzioni igienizzanti per le mani e la permanenza degli avventori all’interno dei locali solo per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce. Allo stesso modo è consentito l’asporto in quegli esercizi di ristorazione per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna al cliente direttamente dal veicolo. Gestore e addetti dovranno tuttavia essere sempre muniti di mascherina e guanti. Rimane invece sospesa ogni forma di consumo sul posto di alimenti e bevande.

Per quanto concerne lo svolgimento di attività motorie, l’ordinanza 11 dà l’ok a passeggiate, corse a piedi e in bicicletta nel territorio del proprio comune, mantenendo l’obbligo a usare la mascherina (o comunque una protezione a copertura di naso e bocca) e la distanza interpersonale di almeno un metro, ad eccezione delle persone conviventi o che richiedano assistenza.

A partire dal 27 aprile sarà inoltre possibile effettuare, direttamente o avvalendosi dell’opera di artigiani, interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all’ormeggio e attività di sistemazione delle darsene.

L’ordinanza impone, infine, l’utilizzo di guanti monouso negli esercizi di generi alimentari e la messa a disposizione di soluzioni idroalcoliche per i clienti all’ingresso degli stessi e nelle aree nelle quali vi sia la manipolazione dell’ortofrutta, del pane o di altri prodotti. L’obbligo di disporre di soluzioni idroalcoliche per le mani viene inoltre esteso a tutti gli altri esercizi commerciali la cui apertura è consentita dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali.

Il testo integrale dell’ordinanza è pubblicato sul sito della Regione e della Protezione civile.

FONTE: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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GORIZIA RIPARTE: 3,7 MILIONI DI EURO PER FAMIGLIE E IMPRESE

Maxi misura da 3,7 milioni di euro per interventi straordinari a favore di famiglie e imprese goriziane, duramente colpite dall’emergenza coronavirus.

MENO TASSE PER I GORIZIANI

Il totale delle risorse stanziate per tale provvedimento è pari a 3.665.000,00 euro. Di questi, ben 2.250.000,00 euro saranno destinati alla riduzione delle tasse sia per le attività economiche sia per le famiglie.

In particolare, 1.380.000,00 euro serviranno per l’azzeramento della TARI delle attività economiche rimaste chiuse a causa dell’epidemia e per la riduzione del 50% della tassa per gli uffici e le agenzie che hanno continuato a svolgere la loro attività durante l’emergenza sanitaria.

Per quanto riguarda le famiglie, grazie allo stanziamento di 420.000,00 euro, ci sarà una riduzione della TARI del 20% per i nuclei composti da 3 persone e del 50% per i nuclei composti da 4 o più persone.

Con riferimento all’IMU, 50.000,00 euro verranno impiegati per azzerare l’aliquota ai proprietari che hanno chiuso l’attività per almeno due mesi o che dimostreranno di aver rinunciano ad almeno due mensilità di affitto. A tale somma si aggiungono 30.000,00 euro da impiegare per ridurre l’aliquota per i proprietari di seconde case che avranno rinunciato ad almeno due mensilità d’affitto. Infine, 120.000,00 euro serviranno per il rimborso totale dell’imposta per alberghi, teatri e cinema.

Per quel che riguarda l’occupazione del suolo pubblico (TOSAP), grazie allo stanziamento di 130.000,00 euro, questa sarà azzerata per tutte le categorie economiche con l’esclusione dei passi carrai. Sono inoltre previsti importanti incentivi per il settore del commercio per 120.000,00 euro.

CONTRIBUTI PER LAVORI PER NEGOZI E CASE

In questo pacchetto di interventi sono incluse risorse pari a 800.000,00 euro da destinare per metà alla riqualificazione dei negozi e per metà a quella delle case. In riferimento ai negozi commerciali o artigianali, coloro che volessero effettuare degli interventi di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione, potranno beneficiare di un contributo a fondo perso pari al 30% dell’intervento fino al limite massimo di 10.000,00 euro. Per quel che riguarda invece la riqualificazione delle case, il contributo a fondo perso è fissato fino ad un limite massimo di 5.000,00 euro. In entrambi i casi gli interventi possono godere della detrazione fiscale dal 50 al 65%.

GORIZIA CITTÀ SMART

Nel corso dell’epidemia è emersa in maniera consistente l’importanza della digitalizzazione, per gli studenti, che hanno dovuto seguire le lezioni in videoconferenza, per i loro genitori, che hanno dovuto lavorare da casa e anche per tutte le attività commerciali della città che hanno reso disponibile il servizio di consegna a domicilio o di vendita online. A supporto di tale processo di modernizzazione, per vedere Gorizia come una città Smart, una quota consistente di risorse, pari a € 295.000,00 sarà destinata all’implementazione della rete Wi-Fi, all’acquisto di tablet e a supporto della digitalizzazione dei negozi, anche delle realtà artigiane, patrimonio della città. Inoltre, per rendere Gorizia ancor più attrattiva, il sabato pomeriggio il ticket dei parcheggi sarà ridotto al 50%.

CONTRIBUTI BOLLETTE, SERVIZI E SCUOLA

Ulteriori risorse, pari a 120.000,00 euro, verranno utilizzate per l’abbattimento di bollette, affitti, costi di servizi scolastici, per fornire un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà.

ALLOGGI POPOLARI

Infine, un investimento pari a € 200.000,00 consentirà di recuperare 23 alloggi popolari oggi vuoti, da destinare alle fasce più bisognose della popolazione. 

A questi 3.665.000,00 euro vanno aggiunti 10 milioni di investimenti in opere pubbliche, che saranno presentati prossimamente.

Dopo mesi di chiusura quasi totale, è arrivato il momento di riaprire e ripartire in sicurezza. Per questo motivo il Comune di Gorizia ha deciso di adottare delle ingenti misure che possano essere di aiuto concreto per le famiglie e le imprese del territorio.

 

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Cancellata “Gusti di Frontiera 2020”

Gusti di frontiera“, manifestazione enogastronomica internazionale in programma a fine settembre a Gorizia, quest’anno non ci sarà.

Lo ha annunciato il sindaco Rodolfo Ziberna: “La manifestazione richiama circa 800 mila persone che dovrebbero stare ad almeno un metro di distanza una dall’altra, con mascherina e guanti in lattice, e non potrebbero nemmeno toccare quello che si offre, ossia mangiare e bere”, spiega il primo cittadino.

Rinvio dunque, a meno che non succeda qualcosa di sinceramente eccezionale e non pronosticabile da qui a qualche settimana, conclude Ziberna.

Fonte: RAI FVG

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Coronavirus: Fedriga, annullare contributo finanza pubblica 2020-21

“A causa dell’impatto devastante che l’emergenza Coronavirus sta avendo sul Friuli Venezia Giulia, anche dal punto di vista economico, abbiamo formulato ufficialmente al Governo la nostra richiesta di non versare allo Stato le risorse previste per il biennio 2020-2021 nell’ambito della partecipazione della nostra Regione al risanamento della finanza pubblica“.

Ne dà notizia il governatore Massimiliano Fedriga che oggi, insieme ai presidenti delle altre Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, ha incontrato in videoconferenza il ministro per gli Affari regionali e autonomie Francesco Boccia.

“Si tratta del primo passo di un percorso molto più articolato che abbiamo iniziato a fare insieme all’Esecutivo nazionale – precisa Fedriga -. Dopo l’approvazione del Documento di economia e finanza (Def), che rappresenta il principale strumento di programmazione della politica economica e di bilancio del nostro Paese, inizieremo infatti a ragionare con il Governo in modo più organico sulle quote previste per gli anni a venire“.

“La previsione di misure di riequilibrio dei bilanci dei comuni del nostro territorio, facendoli transitare su quello della Regione, è stata un’altra istanza avanzata all’Esecutivo nazionale”. “Quella odierna è stata anche l’occasione per chiedere a Roma la possibilità di poter ampliare le regole sul debito. Al momento infatti le leggi permettono alla Regione di indebitarsi solo se utilizza il denaro per investire sul patrimonio pubblico, ma non per erogare contributi a cittadini o imprese né per spese di natura corrente. Il tutto – spiega il governatore – a dispetto del fatto che il Friuli Venezia Giulia vanti un rating nettamente migliore a quello medio delle altre Regioni”.

“Ecco perché – conclude Fedriga – un’apertura in tal senso risulterebbe fondamentale per la salute del nostro bilancio e per poter conseguentemente dare risposte immediate alle attività produttive e alle famiglie“. 

Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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