
RINGRAZIAMENTI
Rivolgo un sentito ringraziamento al Sindaco Rodolfo Ziberna, alla sua Giunta, al Presidente del Consiglio, al consigliere delegato Luca Braulin e ai funzionari e ai tecnici che hanno messo in piedi una grande macchina organizzativa per consentire a tutto il Consiglio comunale di esprimersi su questo Documento Unico di Previsione 2020-2022 in modalità telematica.
UNA PREMESSA
Ho deciso di suddividere questo intervento in due parti: la prima fase la farò in questo primo intervento ed è inerente argomenti di stretta attualità; la seconda invece guarda più in là e la terrò per il secondo intervento.
Dal mio punto di vista, occorre avere la consapevolezza che la società come la conoscevamo prima del virus non tornerà molto presto, bensì saremo costretti a convivere con il virus ancora per un lungo periodo, ovvero fino a quando non verrà trovato un vaccino che ci permetterà di sconfiggerlo. Tutto ciò comporterà la necessità di effettuare scelte coraggiose, talvolta inconsuete e sempre decise
CITAZIONE PAPA FRANCESCO
Partendo da questi presupposti e considerando che attendiamo le risposte da parte del Governo nazionale e da parte dell’Unione europea per la recessione economica dovuta alla crisi del coronavirus, ritengo fondamentale citare l’appello lanciato una settimana fa del Santo Padre, Papa Francesco, inviato a tutti i politici. Nessuno escluso. Ai fedeli collegati per la messa in streaming ha chiesto di pregare: «per uomini e donne che hanno la vocazione politica e per i partiti politici di diversi Paesi perché in questo momento di pandemia cerchino insieme il bene del Paese e non il bene del proprio partito».
Questa secondo me è una riflessione molto importante perché ci fa capire come anche noi, in qualità di amministratori comunali, soprattutto in occasione di un’emergenza così grave, abbiamo il dovere di lavorare con spirito costruttivo, senza intenti divisivi e perseguendo la volontà di ricostruire il tessuto socioeconomico della città del dopo coronavirus.
DIMENSIONE LOCALE
Da questo punto di vista mi auguro tanto che sapremo cogliere questa assurda situazione come un’opportunità per ripensare la quotidianità. Ritornare a dare peso alla dimensione locale, vedendola non come limitante bensì come un patrimonio di valori indissolubili che rendono grande il nostro Paese. Ripartire poi dalle relazioni umane, avendo come stella polare la voglia di riscoprirsi parte della medesima comunità, che come tale vive e prospera anche dell’impegno di ognuno di noi. Considerando, infine, la necessità di avere a cuore tante cose che sono state dimenticate… fra cui anche la politica fatta con entusiasmo, idee e coraggio.
BILANCIO
Complimenti Sindaco!
Complimenti Sindaco perché, in una situazione di grandissima difficoltà, ha messo in campo quel grande coraggio che la situazione richiedeva. È rimasto sempre in prima linea al fianco dei goriziani e delle attività economiche di Gorizia.
Chiaramente questo bilancio, che è stato realizzato prima dell’emergenza coronavirus, lo vedo come un pro forma necessario dal punto di vista burocratico per poter poi procedere anche con il maxi emendamento da 3,6 milioni di euro, chiamato “Gorizia riparte”, di cui parlerò nel mio secondo intervento.
Dunque, dato che il ragionamento da effettuare su questo bilancio è sicuramente in prospettiva, dico che come amministratori dovremmo ringraziare e ricompensare i goriziani che hanno dimostrato buonsenso, solidarietà, altruismo e rispetto delle regole anche se da quasi cinquanta giorni siamo chiusi in casa e viviamo una situazione del tutto nuova e complicata.
PARTITE IVA, COMMERCIO E ARTIGIANATO
Se possibile Sindaco, io vorrei esortarla a far arrivare al governo nazionale tramite una missiva il messaggio che occorre ripartire al più presto e bisogna riaprire le attività economiche presenti sul nostro territorio comunale. Altrimenti rischieremo che all’avvio della riapertura ci sarà ben poco da riaprire. Ovviamente sempre seguendo tutti i protocolli necessari per assicurare situazioni di assoluta sicurezza sanitaria.
Se a Roma sono distanti dalla quotidianità di tutti i giorni e continuano ad emanare decreti fuori dal mondo, ancora una volta, toccherà alle vere istituzioni del territorio, ovvero i Sindaci, far capire e, soprattutto, far arrivare la voce delle persone alle sedi opportune.
Guardi, lo dico chiaro e tondo in modo sereno: sono dell’idea che fare meglio di quanto lei ha fatto e sta facendo quotidianamente sarebbe stato pressoché impossibile. Dunque il mio appello è affinché il giusto approccio con il quale sta gestendo questa situazione possa arrivare ed essere replicato anche a Roma.
Perché se questo bilancio al netto degli emendamenti è un pro forma, è comunque vero che in qualità di consigliere sento il dovere di fare delle proposte, con assoluto spirito costruttivo. Perché l’obiettivo dev’essere quello di sconfiggere il COVID-19 e senza lasciare nessuno indietro.
Pensiamo ad esempio al comparto artigiano, alle estetiste, alle parrucchiere e ai barbieri, piuttosto che a falegnami, micro e piccole/medie imprese o lavoratori autonomi. Agli aiuti che il Comune e la Regione hanno messo e metteranno in campo, occorre arrivino misure ben più corpose dallo Stato. Guardi, non lo dice il consigliere comunale Tomasella, perché anche dal direttore generale di Confartigianato Gorizia, dott. Marco Gobbo, sono pervenute importanti sollecitazione che ritengo dovremmo fare nostre. A livello nazionale erano state presentate molteplici soluzioni per ricominciare in sicurezza già dal 4 maggio, ma evidentemente il Governo non ha voluto ascoltare! L’unica speranza, ma non sarà semplice, sarà agire a livello territoriale ma è chiaro che occorre dare ben più di 600€ un tantum. Da questo punto di vista, si prendano ad esempio modelli virtuosi come Germania, Francia o Stati Uniti: occorrono stanziamenti a fondo perduto per uscire fuori dal tunnel. Soprattutto, basta parlare di nuovi prestiti, serve liquidità a fondo perduto, questo va fatto presente a chi ci rappresenta a Roma.
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