Carburanti. La mia interrogazione in Consiglio

Durante il Consiglio comunale in corso ho presentato un’interrogazione relativa all’emergenza carburanti a Gorizia.

Di seguito trovate il testo integrale del mio intervento.

“Porto all’attenzione di quest’Aula un tema che immagino avremo tutti avuto modo di osservare in questi giorni, ossia le interminabili file di automobili italiane ai benzinai al di là del confine.

Immagino anche sia forte e diffusa la preoccupazione per questa situazione che comporta per il nostro piccolo territorio un’emorragia di risorse che causa ingenti danni in termini economici e sociali.

Personalmente sono molto preoccupato, anche alla luce della notizia che il Governo della vicina Repubblica di Slovenia ha deciso di calmierare i prezzi di carburanti dopo i terribili aumenti conseguenti a quanto sta accadendo in Ucraina.

I nostri benzinai si ritrovano in ginocchio e lavorano col contagocce e il fenomeno del pendolarismo del pieno oltreconfine sta letteralmente andando fuori controllo, vanificando di fatto anche il grandissimo sforzo che era stato fatto a suo tempo con l’emissione di nuove tessere regionali per gli sconti carburanti e i super sconti che avevano permesso di recuperare una buona fetta di mercato.

Oggi ci troviamo invece nella condizione in cui lo Stato parrebbe averci dimenticato. Quest’emorragia di risorse non riguarda solo il lavoro o l’economia della città (che comunque è fondamentale) ma riguarda anche tante nostre famiglie, goriziane, che già resistevano con grandissima fatica e adesso rischiano davvero di restare senza lavoro. Tutto ciò non è dovuto da una loro manchevolezza ma dal mancato utilizzo di tutti quegli strumenti che permetterebbero di armonizzare l’economia di confine.

In questi giorni ho presentato una mappa per rendere l’idea di quello che chiamo “Il caso Gorizia“. La presenza di benzinai posti appena al di là del confine, che operano a prezzi più competitivi di quelli italiani, genera una distorsione del mercato dei carburanti che, da quando la zona franca non è più finanziata, ovvero dal 2008, solo sul nostro piccolo territorio comunale, ha comportato un’emorragia di liquidità, fra Iva e accise, di oltre 100 milioni di euro.

Quindi, alla luce del fatto che parrebbe che anche a Roma qualcuno si stia finalmente accorgendo che il problema dei carburanti è stato per troppo tempo ignorato (con risultati che sono sotto gli occhi di tutti), ritengo sarebbe il momento di spingere affinché il Governo possa finalmente prendere atto della nostra condizione e risolvere il problema che sul nostro territorio transfrontaliero costa il doppio del doppio.

Vede sindaco, so che lei è molto sensibile a questo tema e che già in passato si è battuto per questi argomenti, presento questa interpellanza per chiederle di far sentire la voce del nostro territorio e di sostenere con forza tutte le iniziative che, non da domani o dopodomani, ma da subito possano contribuire a porre fine a una condizione con penalizza ingiustamente Gorizia, la nostra economia, lavoratori e famiglie”.

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Gorizia. Drammatica situazione carburanti

Drammatica situazione carburanti!
A #Gorizia i rincari pesano il doppio del doppio, visto che la concorrenza d’oltreconfine è insostenibile seppur anche di là ci sono aumenti dei prezzi.
Che altro deve accadere affinché a Roma prendano atto che una zona franca di emergenza per il nostro territorio transfrontaliero non sarebbe un capriccio, bensì uno strumento fondamentale per armonizzare l’economia di confine e ambire a modelli di crescita e di sviluppo fondati sulla reciprocità?

#AvantiGorizia con Andrea #Tomasella

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Via degli Dei, terza tappa

Via degli Dei, 42 km percorsi nella terza tappa 😁

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