Concorrenza. Ad Amazon sanzione per oltre 1,1 miliardi

Amazon finisce sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust italiana.

In questi giorni il colosso statunitense dell’e-commerce è stato condannato a pagare una sanzione di oltre 1 miliardo e 120 milioni di euro per abuso di posizione dominante.

Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Amazon “ha favorito il proprio servizio di logistica FBA (Fulfillment by Amazon) presso i venditori attivi sulla piattaforma online a danno degli operatori concorrenti” nel mercato della logistica per e-commerce.

Soltanto i venditori che utilizzano il servizio FBA, infatti, hanno la possibilità di usufruire del servizio di consegna rapida Prime, di partecipare ad eventi quali Black Friday, Cyber Monday e Prime Day e di far accedere i propri prodotti all’Offerta in Vetrina, tutte “funzionalità cruciali per l’incremento delle vendite“. Inoltre, i venditori che non utilizzano il servizio logistico di Amazon sono sottoposti ad un severo sistema di misurazione delle performance che può anche determinare l’esclusione dalla piattaforma.

La sanzione prevista dall’Antitrust prevede, oltre al pagamento della multa da record, anche l’osservanza di determinate misure comportamentali volte a ripristinare le condizioni concorrenziali. Amazon dovrà quindi “concedere ogni privilegio di vendita e di visibilità sulla propria piattaforma a tutti i venditori terzi che sappiano rispettare standard equi e non discriminatori di evasione dei propri ordini in linea con il livello di servizio che Amazon intende garantire ai consumatori Prime“.

Un segnale certamente forte quello che arriva dall’AGCM e che dimostra come le Big Tech godano di condizioni di assoluto privilegio rispetto alle piccole e medie imprese del territorio, soffocate dalla concorrenza delle multinazionali.

Importante, al fine di riequilibrare le condizioni economiche e fiscali tra i colossi del web e le realtà locali è anche riforma della tassazione, ratificata al recente G20 di Roma. A tal proposito, ritengo fondamentale che le risorse acquisite tramite la tassazione dei servizi digitali restino a disposizione dei territori in cui sono maturate, a sostegno delle piccole e medie imprese che danno lavoro a tante famiglie italiane.

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Consiglio comunale. Accolta mozione Tomasella su Web Tax

🗞 Su Il Piccolo si parla della mozione che ho presentato in Consiglio comunale, accolta dal sindaco Rodolfo Ziberna.
Il documento impegna l’Amministrazione a sostenere il principio per cui le risorse derivanti dalla nuova imposta sui servizi digitali restino a disposizione del territorio in cui sono maturate, a sostegno delle attività di vicinato.

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USA. Disegni di legge per limitare strapotere colossi web

Big Tech nuovamente al centro della scena politica americana. Dopo i diversi episodi di censura operati nei confronti dell’ex Presidente Donald Trump, escluso a vita da Twitter e almeno fino al 2023 da Facebook, il dibattito si concentra ora sullo strapotere economico delle grandi compagnie del digitale.

Recentemente, infatti, alla Camera sono stati presentati 5 disegni di legge, che mirano a limitare il monopolio dei giganti del web tra cui Amazon, Facebook, Google, Apple.

Nel dettaglio, in base a due tra questi disegni, una determinata compagnia non potrebbe utilizzare la propria piattaforma per avvantaggiare i priori prodotti a discapito di quelli dei concorrenti né pubblicizzare in via preferenziale i servizi offerti da imprese dalla stessa controllate rispetto agli altri.

Altri due disegni di legge sono volti rispettivamente a limitare le acquisizioni, da parte dei Big Tech, di aziende concorrenti e ad incrementare i costi di fusione tra le aziende tecnologiche. L’ultimo, infine, mira a semplificare la riacquisizione, per gli utenti delle piattaforme digitali, dei propri dati personali.

Ormai da diversi anni, e ancor di più in questo periodo di crisi dovuto alla pandemia, stiamo assistendo all’incremento del potere delle grandi aziende del web e alla chiusura di moltissime attività locali che danno lavoro alle nostre famiglie.

I disegni di legge presentati alla Camera degli Stati Uniti, se approvati, sarebbero, insieme all’aliquota minima globale al 15% di cui si è trattato allo scorso G7, sicuramente un importante passo per garantire il rispetto della concorrenza. Ritengo però che ciò non sia sufficiente, in quanto, ad esempio, sarebbe auspicabile che le risorse ricavate dalla tassazione dei Big Tech rimangano a disposizione dei territori in cui sono maturate, al fine di sostenere le attività di prossimità.

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Commercio goriziano, le interviste: Eleonora Braidot – Gaia Mater estetica & relax –

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Commercio goriziano: intervista a Eleonora Braidot – Gaia Mater estetica & relax

Una nuova intervista dedicata al commercio goriziano arricchisce anche questo numero di “Gorizia è”. Grazie alla collaborazione fra il sottoscritto e l’associazione “Le Nuove Vie – Centro Commerciale Naturale”, i protagonisti del commercio cittadino raccontano le loro idee, le proposte e gli auspici per ravvivare lo shopping in città.

Questa volta leggeremo le opinioni di Eleonora Braidot che gestisce “Gaia Mater estetica & relax”, un centro estetico in via Rossini in cui il connubio tra tecnologia, cosmetologia ed estetica garantisce un’esperienza unica e professionale. Continua a leggere l’intervista per conoscere tutte le informazioni. Continua a leggere