
Carissime amiche e amici bentornati, in questo nuovo articolo vi parlerò della mia escursione sul Monte Nero del 12 luglio scorso. Sono passati diversi mesi ma finalmente ho trovato il tempo e le parole per raccontarvi questa esperienza. Continuate a leggere l’articolo con tutte le informazioni e le foto della giornata.
In passato avevo già affrontato i ripidi sentieri del Monte Nero, però mi ero fermato al Lago che si trova circa a metà percorso. Per avere tutte le informazioni della precedente escursione vi rimando a questo link: Lago del Krn (Monte Nero).
Il Monte Nero è una montagna della Alpi Giulie alta 2.245 m, situata in quel che fu territorio italiano dal 1920 al 1947. Oggigiorno quegli stessi territori appartengono alla Slovenia, precisamente al comune di Caporetto che si trova a pochi chilometri dal Friuli-Venezia Giulia.

L’escursione è davvero stupenda e non presenta grandi difficoltà ma sicuramente richiede un buon allenamento. La durata, partendo da Val Lepena, è di sei ore e mezza per salire e di cinque ore per scendere. C’è chiaramente anche la possibilità di pernottare in uno dei rifugi dislocati sul percorso, per quanto mi riguarda ho preferito fare tutto in giornata.
Nonostante la prima metà dell’escursione fosse propiziata dal sole, avvicinandomi alla sommità del monte ho trovato nebbia, vento e nuvole nere molto minacciose, pertanto avevo quasi deciso di battere in ritirata. Tuttavia, il pensiero di essere a pochi minuti dalla vetta mi ha dato la spinta necessaria per completare l’escursione. Con un pizzico di incoscienza e buona volontà sono arrivato in cima, purtroppo non ho avuto modo di osservare il paesaggio poiché completamente oscurato dalle fittissime nubi. Inoltre, da lì a poco, è iniziato anche piovere e quindi ho cominciato la discesa senza tergiversare troppo.
Dopo mezz’ora la situazione meteo si è ristabilita e il rientro non ha presentato grandissime difficoltà. Ripercorrendo il sentiero dell’andata, con alcune pause, ho impiegato circa cinque ore per tornare a valle. Fra l’altro, segnalo che parte del percorso del ritorno l’ho fatto al tramontare del sole, per cui consiglio di calcolare bene i tempi per evitare di trovarsi al buio lungo la mulattiera militare del ritorno.

In definitiva il Monte Nero, al di là delle avverse condizioni meteorologiche che hanno contraddistinto la mia escursione, è un monte bellissimo che offre innumerevoli attrattive. Dal punto di vista storico non è secondo a nessuno, infatti anche gli alpini lo ricordano con una canzone in memoria della notte fra il 15 e il 16 giugno del 1915, quando ne conquistarono la vetta con un’azione fulminea e coraggiosa ai danni dell’esercito austro-ungarico. Proprio a testimonianza degli aspri combattimenti che si svolsero sulla cima del monte, nell’ultima parte della salita è possibile osservare diversi resti della Grande Guerra: cannoni, proiettili, targhe e quant’altro.
Anche dal punto di vista escursionistico il Monte Nero ha molto da offrire, la salita è sempre costante, con alcuni punti più ripidi e brevi saliscendi, senza contare il Lago del Monte Nero che merita certamente di essere visto almeno una volta.
Prima di passare alle fotografie dell’escursione, vi invito a guardare il video riassuntivo della mia esperienza sul Monte Nero, fatemi sapere cosa ne pensate e non dimenticate di iscrivervi al mio canale YouTube.





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Una risposta a "Monte Nero (2245m), escursione fino alla vetta del Krn"