USA. Trump annuncia la sua candidatura alla presidenza del 2024

Per il tycoon sarà la terza campagna elettorale

Donald Trump sarà candidato per la terza volta alla Casa Bianca. Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane, è stato lo stesso ex presidente degli Stati Uniti, ieri, ad ufficializzare la notizia, dichiarando di aver presentato la documentazione necessaria alla commissione elettorale federale.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, che si è tenuto presso la residenza del tycoon in Florida, The Donald ha annunciato di ricandidarsi alla presidenza nel 2024 “per rendere l’America di nuovo grande e gloriosa“.

Abbiamo sempre saputo che questa non era la fine” ha rimarcato Trump ai suoi sostenitori “ma l’inizio della nostra lotta per salvare il sogno americano. Questa non sarà la mia campagna, sarà la nostra campagna“.

The Donald non ha poi risparmiato alcuni attacchi a Joe Biden e ai democratici, responsabili del “declino” degli Stati Uniti. Nel segno del suo Make America Great Again, Trump ha aggiunto: “Ristabiliremo il tessuto della nostra nazione e metteremo nuovamente l’America al primo posto“.

Con la sua candidatura Donald Trump potrà continuare a rivendicare il diritto alla libertà di espressione, diritto che le Big Tech gli hanno più volte negato anche attraverso censure politiche molto gravi. Da questo punto di vista, il tycoon è sicuramente un punto di riferimento per quella che è e ancor più diventerà una tematica fondamentale nella vita di tutti noi.

Anche se per The Donald la strada si prospetta decisamente in salita – l’ex presidente dovrà infatti fare i conti con il potenziale avversario Ron Desantis alle primarie di partito – la partita è ufficialmente cominciata ed è già molto avvincente.

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Foto Internet

Trump. Il ritorno “La vera insurrezione il voto del 2020”

Un fiume in piena, nel suo primo comizio del 2022, a Florence, in Arizona, Donald Trump non si è risparmiato e per quasi due ore ha entusiasmato le migliaia di sostenitori presenti e pronti a sostenerne la campagna elettorale in vista delle elezioni di metà mandato tra otto mesi e le elezioni presidenziali del 2024.

Riprendiamoci l’America“, questo il leitmotiv del comizio del tycoon, il quale ha promesso ai suoi sostenitori che “il Paese ritornerà ad essere migliore, più grande e forte di quanto non lo sia mai stato“.

L’ex presidente ha duramente attaccato i democratici, sempre più spinti da uno “spirito maligno di fascismo di sinistra“. Secondo Trump, “Biden ha umiliato il Paese sul palcoscenico internazionale” – con chiaro riferimento alla situazione in Afghanistan, per cui “non è caduta alcuna testa” – e il suo mandato è stato un “disastro“.

The Donald si è soffermato a lungo anche sui fatti del gennaio 2021, affermando che “la vera insurrezione è stata quella del 3 novembre 2020“, il giorno dell’Election Day, sulla quale però “i democratici non indagano“.

A tal proposito Trump ha aggiunto: “Le persone hanno fame di verità e vogliono riavere il loro Paese. Ho corso due volte e abbiamo vinto due volte. E abbiamo fatto meglio la seconda volta“.

Pur non annunciando ufficialmente la propria candidatura alle prossime presidenziali, Donald Trump ha lanciato un messaggio molto chiaro. “Questo è l’inizio di un’onda rossa“, ha detto. “Ci riprenderemo il Congresso e nel 2024 torneremo alla Casa Bianca“.

La battaglia del Make America Great Again contro un sistema che vorrebbe la dissoluzione delle identità per un più manipolabile conformismo dei consumatori, è tutt’altro che conclusa: Go Donald Go!

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Impeachment. Trump assolto, per la seconda volta

I Repubblicani non tradiscono: assolto il 45° presidente degli Stati Uniti e sfuma la “vendetta politica”

Assolto Donald Trump anche nel secondo processo di impeachment. Unico presidente ad essere stato messo in stato d’accusa due volte e primo a sostenere il procedimento anche dopo aver lasciato la Casa Bianca. Una sentenza in parte annunciata visto che l’affermato esponente dei Repubblicani, Mitch McConnell, aveva già dichiarato la volontà di votare per l’assoluzione.

Viene cancellata così ogni residua speranza dem della “vendetta politica” che richiedeva il sostegno di almeno 17 senatori del GOP per raggiungere il quorum dei due terzi.

Eric Trump tiwtta “2-0” e il sogno continua

Il figlio Eric Trump twitta “2-0” e nel mentre il padre ha accolto di buon grado la fine della “caccia alle streghe” e ha annunciato che il suo “movimento è appena iniziato”.

“Voglio innanzitutto ringraziare il mio team di avvocati per il loro instancabile lavoro a favore della giustizia e della difesa della verità”, ha dichiarato Donald Trump.

I miei più sentiti ringraziamenti anche a tutti i senatori e membri del Congresso degli Stati Uniti che si sono schierati con orgoglio per la Costituzione che noi tutti veneriamo e per i sacri principi legali nel cuore del nostro Paese”. Si chiude oggi “un’altra fase della più grande caccia alle streghe nella storia del nostro Paese”.

“Il nostro movimento storico, patriottico e bellissimo per rendere di nuovo grande l’America, Make America Great Again, è appena iniziato. Nei mesi a venire ho molto da condividere con voi e non vedo l’ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per raggiungere la grandezza americana per tutta la nostra gente. Non c’è mai stato niente di simile”.

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Inauguration day: auguri di proficuo lavoro a Joe Biden

Un ringraziamento a Donald Trump per quanto fatto e farà!

Ci siamo, oggi è il giorno di Joe Biden!
Nonostante il nostro premier di minoranza, Giuseppe Conte, in un recente discorso in Parlamento si è sbilanciato nell’improbabile paragone fra la dittatura comunista cinese e gli Stati Uniti, l’alleanza con gli USA per il nostro Paese resta essenziale.

Non ho dubbi che la Lega sarà per l’amministrazione Biden un alleato valido e affidabile con cui dialogare in virtù di rapporti leali, basati sulla reciproca fiducia e sulla condivisione dei principi cardine su cui si fondano le nostre civiltà occidentali e democratiche.

Il virus cinese sta mettendo a durissima prova la nostra società, ad oggi è costato la vita di oltre 2 milioni di persone e sta distruggendo l’economia mondiale. Occorre che l’Europa, quindi l’Italia, con gli Stati Uniti, si pongano in modo coeso e deciso per contenere lo strapotere cinese che, in queste condizioni di difficoltà, si avvantaggia e guadagna terreno ed economia.

L’occidente ha bisogno di un’economia forte per fronteggiare in modo deciso lo strapotere della Cina comunista. Il paradigma della produzione non può tornare ad essere quello delle delocalizzazioni, ovvero ciò che ha contribuito in modo preponderante alla deindustrializzazione dei nostri territori. Occorre riportare industrie, fabbriche e produzioni a insediarsi nei nostri distretti industriali e manifatturieri, nel pieno rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e della tutela ambientale.

In materia di immigrazione occorrono regole certe, sia per contrastare l’immigrazione clandestina che per fermare il terrorismo islamico. Da questo punto di vista porgere l’altra guancia e sventolare bandiere arcobaleno non servirà a contrastare e a debellare l’odioso fondamentalismo che vede nell’occidente il suo peggior nemico.

Inoltre, la libertà di espressione va garantita in egual misura a tutti. La censura non è mai la risposta corretta e non possono essere delle società private a decidere chi può parlare e chi no, cos’è giusto dire e cosa invece non lo è. Nell’epoca della comunicazione, il tema dell’identità digitale non può essere derubricato a qualcosa di minore importanza solo perché la censura ha colpito in modo pesantissimo un avversario politico. Oggi è toccato a lui, ma domani potrebbe toccare a chiunque.

Queste sono solo alcune delle tematiche per cui mi auguro prevarrà il pragmatismo e non l’ideologia. In tal senso, se il nuovo presidente conseguirà anche solo la metà dei risultati ottenuti dall’amministrazione di Donald Trump allora sarà un buon presidente e ne gioiremo tutti, non ho dubbi!

Chiudo questo articolo con una citazione presa dal discorso di addio di Donald Trump: “I did not seek the path that would get the least criticism. I took on the tough battles, the hardest fights, the most difficult choices because that’s what you elected me to do”. “Non ho cercato la strada che avrebbe ricevuto meno critiche. Ho affrontato le battaglie più difficili, le lotte più dure, le scelte più difficili perché è quello per cui mi avete eletto”.