USA2024. VINCE TRUMP, FACEBOOK LO RIABILITA

La multinazionale Meta ha ufficializzato lo stop alla censura politica a Trump

Dopo due anni di censura politica, le porte di Facebook e Instagram si riaprono per Donald J. Trump. È stato il presidente dei global affairs di Meta, Nick Clegg, ad annunciare che i profili social del 45° presidente degli Stati Uniti saranno nuovamente attivi nel giro di alcune settimane.

La decisione di Meta segue a stretto giro quella presa dal patron di Twitter, Elon Musk. Era stato proprio l’eccentrico miliardario, dopo un partecipatissimo sondaggio sul suo social, a riabilitare per primo l’account di Trump. L’iniziativa di Musk aveva poi riacceso i riflettori anche su un’annosa questione: è legittimo che delle società private, con un’evidente funzione pubblica, possano arbitrariamente silenziare dei leader politici e dei rappresentanti delle istituzioni democraticamente eletti?

Probabilmente la risposta ufficiale a tale domanda non l’avremo molto presto. Tuttavia va ricordato che dopo il ban permanente di Trump, sia Twitter che Facebook (oggi Meta, dopo un provvidenziale quanto tempestivo rebranding) avevano pagato un fortissimo ridimensionamento in termini di credibilità.

Dal canto suo, appena appreso della pubblica ammenda di Meta, Donald Trump ha dichiarato: “Facebook, che ha perso miliardi di dollari da quando ha censurato il vostro presidente preferito, ha appena annunciato che ripristinerà il mio account. La censura non sarebbe mai dovuta accadere a un presidente in carica”.

Sicuramente il ritorno di Trump sui principali social farà discutere, nel frattempo va dato atto che grazie alla sua volontà di perseverare, nonostante censure politiche e ingiustizie, ha evitato che la scure del politicamente corretto potesse infliggere il colpo di grazia alla libertà d’espressione e al diritto a essere connessi.

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Trump. Il ritorno “La vera insurrezione il voto del 2020”

Un fiume in piena, nel suo primo comizio del 2022, a Florence, in Arizona, Donald Trump non si è risparmiato e per quasi due ore ha entusiasmato le migliaia di sostenitori presenti e pronti a sostenerne la campagna elettorale in vista delle elezioni di metà mandato tra otto mesi e le elezioni presidenziali del 2024.

Riprendiamoci l’America“, questo il leitmotiv del comizio del tycoon, il quale ha promesso ai suoi sostenitori che “il Paese ritornerà ad essere migliore, più grande e forte di quanto non lo sia mai stato“.

L’ex presidente ha duramente attaccato i democratici, sempre più spinti da uno “spirito maligno di fascismo di sinistra“. Secondo Trump, “Biden ha umiliato il Paese sul palcoscenico internazionale” – con chiaro riferimento alla situazione in Afghanistan, per cui “non è caduta alcuna testa” – e il suo mandato è stato un “disastro“.

The Donald si è soffermato a lungo anche sui fatti del gennaio 2021, affermando che “la vera insurrezione è stata quella del 3 novembre 2020“, il giorno dell’Election Day, sulla quale però “i democratici non indagano“.

A tal proposito Trump ha aggiunto: “Le persone hanno fame di verità e vogliono riavere il loro Paese. Ho corso due volte e abbiamo vinto due volte. E abbiamo fatto meglio la seconda volta“.

Pur non annunciando ufficialmente la propria candidatura alle prossime presidenziali, Donald Trump ha lanciato un messaggio molto chiaro. “Questo è l’inizio di un’onda rossa“, ha detto. “Ci riprenderemo il Congresso e nel 2024 torneremo alla Casa Bianca“.

La battaglia del Make America Great Again contro un sistema che vorrebbe la dissoluzione delle identità per un più manipolabile conformismo dei consumatori, è tutt’altro che conclusa: Go Donald Go!

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