Bentornati amici e amiche lettrici, nel pomeriggio di venerdì 26 febbraio ho partecipato a un appassionante convegno presso la Sala degli Archi della chiesa di S. Francesco a Cividale.
Società, lavoro e immigrazione, questi alcuni dei temi affrontati in occasione della presentazione di “Sindrome Calimero“, un libro di Davide Giacalone, un politico, scrittore e giornalista, nonché opinionista per l’emittente radiofonica nazionale RTL 102.5 (per info: www.davidegiacalone.it). A moderare l’evento, anche nelle vesti di intervistatore, il presidente nazionale di @uxilia onlus, Massimiliano Fanni Canelles (per info: www.fannicanelles.com).

Dopo una rapida introduzione, il dott. Canelles ha posto l’attenzione sulla questione italiana, nello specifico sul fatto che nel Paese esistono due tipologie di persone: le prime, quelle dotate di grandi capacità e voglia di lavorare, le seconde, quelle che prediligono le furberie e comunque non hanno voglia di fare fatica. Da ciò è sorta spontanea la prima domanda dell’incontro: com’è possibile che sovente è la seconda categoria di persone a occupare le posizioni di comando?
Secondo Davide Giacalone, la risposta sta nel fatto che c’è un pezzo d’Italia che lavora e si dà da fare e un altro pezzo d’Italia che va totalmente a rimorchio, che fa da peso morto. Ma il vero problema – ha continuato il dott. Giacalone – è che non c’è nessuna riconoscenza, nessun meccanismo di premialità, per coloro che lavorano e che provano a migliorarsi. Dunque, un Paese che è fatto di genialità individuali e di scarsa capacità collettiva di pensare e immaginarsi in grande, è un Paese condannato a non crescere abbastanza.
Il dialogo fra i due relatori è continuato e Massimiliano Canelles ha messo in risalto come in Italia, oltre a tanto lassismo, c’è anche tanta qualità e voglia di lavorare, dunque ci si è interrogati sul perché tanti italiani volenterosi non riescano a esprimere le proprie capacità.
La risposta al suddetto quesito, secondo Giacalone, è da ricercare nel fatto che, per facilitarsi la vita, le persone tendono a evitare la sana competizione, che, troppo spesso, non premia il merito bensì il demerito.
In seguito si è parlato delle fonti statistiche e dei numeri, che spesso vengono utilizzati per fare propaganda politica. Particolarmente interessante l’approfondimento sul dato statistico riguardante il tasso di occupazione in Italia, che viene messo in secondo piano rispetto al dato della disoccupazione.
Successivamente il moderatore ha introdotto il concetto di reddito di cittadinanza, che è stato un valido spunto per affrontare anche altre tematiche, come per esempio il tema dell’impoverimento della classe media o comunque della difficoltà che vaste fasce di popolazione hanno nell’affrontare le spese essenziali per vivere dignitosamente.
Seguendo la scaletta, il dott. Canelles ha introdotto un’altra serie di argomenti, a partire dalle truffe, passando poi per il falso in bilancio e arrivando ai vitalizi. Quest’ultimo argomento ha suscitato qualche perplessità fra il pubblico presente in sala, soprattutto quando è stato ricordato che, per legge, a differenza di quanto accade per le pensioni, dei vitalizi non può essere sequestrata nessuna parte, nemmeno per rifondere eventuali danni causati.
In chiusura è stata trattata la tematica legata ai confini d’Europa e ai profughi che arrivano nel Vecchio Continente. Premettendo la sua visione europeista ed eurista, il dott. Giacalone ha portato alcune sue “ricette” e cioè partendo dal superamento del trattato di Dublino, ha auspicato un controllo comune delle frontiere comuni e la formazione di una giurisdizione comune dietro le frontiere europee, cosicché i profughi non arrivino nelle giurisdizioni dei singoli Stati membri, bensì in quella ben più ampia dell’Unione Europea.
Conclusioni
Prima di scrivere alcune mie brevi considerazioni, vorrei ringraziare le persone di @uxilia che hanno organizzato questa bellissima presentazione. Un grande plauso anche a Davide Giacalone e Massimiliano Canelles che con la loro preparazione hanno fatto sì che l’evento fosse sempre molto coinvolgente.
Per quanto riguarda le posizioni che sono state espresse durante l’evento, per quanto alcune potessero essere magari condivisibili, certe altre invece mi sono sembrate poco corrispondenti con la realtà. Certo, vista la quantità di argomenti trattati in poco più di un’ora e mezza, sarebbe stato difficile essere d’accordo con ogni singola posizione espressa. Tuttavia, un elemento sicuramente condivisibile c’è, ovvero la consapevolezza che molto lavoro può essere ancora fatto per migliorare la qualità della vita in Italia ed eventi come questa presentazione, sono la prova che ci sono tante persone di buona volontà, pronte a mettersi in gioco per un confronto civile e costruttivo.
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Grazie per l’attenzione
È stato un grande piacere partecipare all’evento. La ringrazio del suo commento, un saluto.