
Lega Gorizia, eletti segretario e direttivo provinciale

Sono stato eletto nel direttivo provinciale della Lega – Salvini Premier #Gorizia.
Grazie a militanti per la fiducia e buon lavoro al nuovo segretario e a tutto il direttivo 🇮🇹
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Oggi congresso provinciale della Lega – Salvini Premier #Gorizia 🇮🇹
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Il Gect GO Ezts GO ha pubblicato il primo bando relativo allo Small Project Fund, il contributo europeo che finanzia piccoli progetti Interreg Italia – Slovenia da realizzarsi nell’ambito della Capitale europea della Cultura 2025 (CEC 2025 o GO2025).
Il Fondo mette a disposizione dei partner aderenti complessivamente 8 milioni di euro, 3 dei quali con il primo bando 2023.
L’obiettivo generale del bando 01/2023 è quello di incoraggiare una maggiore cooperazione transfrontaliera nel settore e sfruttare le sinergie con le iniziative legate alla Capitale Europea della Cultura 2025 per massimizzare le potenziali ricadute sul turismo in tutta l’area.
I progetti devono perseguire l’obiettivo di “rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale” e sviluppare i temi Go Share/Go Green/Go Europe, Sviluppo delle capacità‘, Residenza e altro.
Sono previste due tipologie di progetti:
– progetti compresi tra 30.000 e 50.000 euro per i quali sono ammessi un partner unico o due partner;
– progetti compresi tra 50.000 e 200.000 euro per i quali sono ammessi esclusivamente due partner (uno sloveno e uno italiano).
Ogni progetto deve avere un budget massimo previsto di 200.000 euro (inclusi eventuali
ulteriori/propri finanziamenti) e durata massima di 24 mesi.
Il partner capofila deve avere sede legale, filiali o unità operative locali nell’area ammissibile del Programma IT-SI. Tale requisito viene richiesto anche al partner (soltanto in caso di chiara necessità per il raggiungimento degli obiettivi del progetto, il partner può provenire da un’area diversa).
Ogni soggetto può partecipare al bando come partner capofila con una sola proposta progettuale, mentre può partecipare come partner anche in più proposte progettuali.
A potersi candidare sono:
– Autorità locali, regionali, nazionali e altre istituzioni e agenzie pubbliche;
– Istituzioni accademiche e di istruzione;
– Enti di formazione;
– Compagnie private;
– Imprenditori e organizzazioni di sostegno alle imprese;
– ODM ed enti turistici;
– Organizzazioni della società civile (OSC);
– Gruppi di azione locale e simili.
In via generale, rientrano tra le spese ammissibili i costi del personale, le spese di ufficio e amministrative, i costi per consulenze e servizi esterni, i costi per le attrezzature, per infrastrutture e lavori.
La proposta progettuale deve essere trasmessa obbligatoriamente tramite posta elettronica con il sistema di monitoraggio elettronico congiunto denominato Jems al link jems.euro-go.eu.
La scadenza per la presentazione delle proposte è il 21 aprile alle ore 13:00.
Ciascun partner capofila può presentare una sola proposta progettuale per il finanziamento previsto al presente bando. Nel caso di invio di proposte progettuali sarà valutata solo l’ultima pervenuta.
Si tratta del primo importante stanziamento di risorse nell’ambito dello Small Project Fund, pensato per supportare le realtà transfrontaliere nella creazione di nuove collaborazioni e di nuove iniziative di carattere turistico e culturale nell’ambito di GO! 2025.
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Con il Decreto n. 6059/2023 è stato approvato il Bando di indizione per l’ammissione alla seconda sessione 2023 del corso regionale per l’abilitazione alla professione di Accompagnatore di Media Montagna, figura autorizzata a condurre singoli o gruppi su terreni escursionistici senza limiti altitudinali, dove non è necessario l’impiego di attrezzature alpinistiche.
La domanda di partecipazione al corso, redatta secondo l’apposito modello, deve essere inviata all’indirizzo
guidealpinefriuliveneziagiulia@pec.guidealpinefriuliveneziagiulia.it (e per conoscenza all’indirizzo
segreteria@guidealpinefriuliveneziagiulia.it), entro e non oltre il 21 aprile.
Alla domanda devono essere allegati:
– la ricevuta del pagamento della quota d’iscrizione di 250,00 euro, non rimborsabile;
– il Curriculum Escursionistico, da presentare unicamente sul modello scaricabile dal sito
del Collegio e il Curriculum Vitae del candidato;
– una copia del documento d’identità in corso di validità del candidato;
– una copia del certificato medico di idoneità all’attività sportiva agonistica attinente all’escursionismo del candidato.
Per essere ammesso al corso il candidato deve raggiungere la sufficienza nel colloquio di presentazione dei Curriculum e in tutte le prove, teoriche e pratiche.
In seguito al colloquio di discussione dei Curriculum Vitae ed Escursionistico il candidato riceve una valutazione di idoneità o di non idoneità. Unicamente con il voto di sufficienza sui Curriculum, si è ammessi a sostenere le prove teoriche e pratiche.
La prova teorica è un test di valutazione di cultura generale, con domande riguardanti flora, fauna e geologia, storia e geografia alpina, tecniche di orientamento e di soccorso, conoscenza del territorio alpino e del Friuli Venezia Giulia, elementi di diritto del turismo e della professione di Accompagnatore di Media Montagna.
Le prove pratiche comprendono una prova di orientamento, una prova a tempo in salita e in discesa, una prova di tecnica e sicurezza.
Le prove si terranno indicativamente nelle giornate del 3, 4 e 5 maggio.
Ritengo che il corso sia un’ottima opportunità per la formazione di figure professionali che possano mettere a disposizione la propria passione e le proprie conoscenze nella promozione turistica della nostra Regione.
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Logistica e trasporti sono parte integrante di #Gorizia.
Un’azienda leader del settore come la Codognotto ha sottolineato la centralità della nostra Città, non solo rispetto a #Trieste e #Udine ma anche per #Austria, #Slovenia e quindi l’#Europa orientale fino ai Balcani.
Realtà come la Codognotto sono un valore aggiunto da sostenere e incentivare, anche con progetti come la Zona Economica Speciale Europea per rendere il nostro territorio un modello di riferimento in Europa e attrattivo per imprese e aziende altamente specializzate.
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Con la legge n. 1/2023, la Regione Friuli Venezia Giulia ha previsto la concessione di incentivi per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici e di accumulo di energia elettrica a favore delle persone fisiche.
Lo stanziamento sul bilancio regionale dell’anno 2023 ammonta a complessivi 100 milioni di euro.
Possono beneficiare degli incentivi in oggetto le persone fisiche residenti in Regionale al momento della presentazione della domanda, che siano proprietarie o titolari di diritti reali e personali di godimento formalmente riconosciuti su un immobile ad uso residenziale.
L’atto che riconosce al soggetto richiedente l’incentivo il diritto di proprietà, reale o personale di godimento dell’immobile oggetto dell’intervento deve essere stato registrato in data antecedente a quella di presentazione della domanda.
L’incentivo si riferisce all’acquisto e all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo di energia elettrica, realizzati a servizio di unità immobiliari ad uso residenziale con categoria catastale da A1 ad A9 e A11.
In particolare, sono ammesse ad incentivo le spese relative all’acquisto e all’installazione degli impianti e ai lavori correlati, le spese per i sistemi per la gestione energetica e il monitoraggio dell’impianto, le spese tecniche, di istruttoria e di gestione della pratica, gli oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento, comprensivi di I.V.A.
Tali spese devono essere state sostenute a partire dal 1° novembre 2022.
Non sono ammissibili le spese documentate da fatture che non siano riconducibili alla realizzazione dell’intervento finanziato individuato nella domanda.
L’incentivo è concesso in misura non superiore al 40 per cento del costo totale dell’intervento.
In particolare:
– per un impianto fotovoltaico fino a 800 W è ammissibile un costo massimo di 1.720,00 euro, con un incentivo massimo di 688,00 euro;
– per un impianto fotovoltaico superiore a 800 W è ammissibile un costo massimo di 3.000,00 euro al kW (per un totale massimo di 18.000,00 euro), con un incentivo massimo di 1.200,00 euro per kW installato (fino al limite complessivo di 7.200,00 euro);
– per un sistema di accumulo connesso ad un impianto fotovoltaico nuovo o esistente è ammissibile un costo massimo di 1.130,00 euro per kWh di capacità di accumulo fino ad un massimo di 13.560,00 euro, con un incentivo massimo di 452,00 euro per kWh, fino al limite complessivo di 5.424,00 euro.
La domanda di incentivo può essere presentata esclusivamente attraverso il Sistema di Istanze On Line disponibile sul sito della Regione, a partire dalle ore 9:00 del 22 febbraio e fino alle ore 17:00 del 15 novembre.
Ciascuna persona fisica può presentare domanda per una sola unità immobiliare.
Per la stessa unità immobiliare è ammessa una sola domanda per la medesima tipologia di intervento prevista nel bando. Le tipologie di interventi A1 e A3 sono tra loro alternative.
Nel caso in cui la stessa persona presenti più domande di incentivo relative alla medesima tipologia di intervento e unità immobiliare sarà ammessa la domanda presentata per prima in ordine cronologico.
L’incentivo regionale in oggetto è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni ottenute non ecceda il limite della spesa complessivamente sostenuta per l’intervento ad eccezione:
– delle detrazioni fiscali “Superbonus 110%”;
– dei contributi regionali di carattere straordinario concessi ai sensi dall’articolo 5, commi da 25 a 27 della L.R. n. 13/2019.
Si tratta di una misura molto importante che, insieme ai contributi concessi a sostegno delle PMI, conferma l’impegno dell’Amministrazione regionale nel promuovere la più ampia diffusione delle fonti energetiche rinnovabili.
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Giunto alla sua 33esima edizione, il Carnevale Goriziano colorerà la Città per tre giorni.
Inizierà domani pomeriggio alle 14:00 la tradizionale Sfilata dei Carri, accompagnati dal Gruppo Bandistico “Tita Michelas” di Fiumicello. I carri partiranno da via Oberdan e attraverseranno via Roma e De Gasperi, Piazza del Municipio, via Sauro e XXIV Maggio e Corso Italia. Al termine della sfilata, in Corso Verdi, si terranno le premiazioni.
La giornata di lunedì 20 febbraio sarà dedicata ai più piccoli. Al via alle 15:00 in Piazza Vittoria il Concorso mascherato, con giochi, bolle di sapone e le fritole.
Mercoledì 22, festività delle Ceneri, il Centro di Borgo San Rocco celebrerà la tradizionale cremazione di Re Carnevale, esposto tra le 14:30 e le 16:00 davanti al Municipio. Il corteo funebre percorrerà via Lantieri, Piazza Sant’Antonio e Cavour, via Marconi e Mazzini, via Garibaldi, Corso Verdi, via Oberdan, Piazza Vittoria e via Rastello e viale D’Annunzio fino a Borgo Castello. Alle 19:30 le ceneri di Re Carnevale saranno disperse dal bastione del Castello.
Rivolgo un plauso alla Pro Loco, al Comune di Gorizia e a tutti gli organizzatori dell’evento, importante occasione per la comunità cittadina di ritrovarsi e celebrare insieme la tradizione del Carnevale.
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La tragedia delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata costituiscono una delle pagine più buie della nostra storia, a lungo sminuita o addirittura negata.
Istituito nel 2004 al fine di commemorare le migliaia di italiani vittime della violenza del maresciallo Josip Broz detto Tito, il Giorno del Ricordo ricorre il 10 febbraio di ogni anno.
Al termine della seconda guerra mondiale, con la firma del Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, la Jugoslavia ottenne l’Istria e la Dalmazia – già occupate nel 1945 insieme ad una parte del Friuli Venezia Giulia – Fiume e Zara.
In tale contesto, ebbe inizio un lungo periodo di violenza nei confronti degli italiani che abitavano quei territori: Tito voleva vendicarsi delle violenze fasciste e per l’italianizzazione forzata, perpetuata con metodi violenti e discutibili.
Il maresciallo puntava ad integrare i soli italiani ritenuti meritevoli. Coloro che appartenevano a determinate classi sociali o erano contrari all’annessione vennero espulsi, in quanto immeritevoli e non integrabili allo Stato jugoslavo.
Per queste persone iniziò un lungo e tragico esodo, con la speranza di allontanarsi da un clima di terrore e trovare condizioni di vita migliori.
Gli esuli arrivati in Italia non vennero accolti nel migliore dei modi: furono stivati in campi profughi allestiti all’interno di vecchie caserme e costretti a sopportare il clima ostile dei connazionali.
Particolarmente noto è l’episodio del treno della vergogna. Alcuni esuli di Pola, sbarcati ad Ancona, furono oggetto di atteggiamenti ostili da parte degli abitanti del posto. Il “treno dei fascisti”, così soprannominato, fu preso a sassate anche presso la stazione di Bologna.
Il convoglio fu quindi costretto a ripartire per Parma, dove finalmente i profughi, tra i quali tanti anziani e bambini, riuscirono a ricevere assistenza prima di raggiungere definitivamente La Spezia.
Chi non riuscì a fuggire fu barbaramente ucciso nella foibe, insenature naturali costituite da cavità verticali presenti in Istria e Friuli Venezia Giulia.
In quell’atroce processo di eliminazione messo in atto dai partigiani comunisti di Tito, i condannati venivano legati uno all’altro, con fili di ferro attorno ai polsi. Colpiti da una raffica di colpi, i primi della cordata precipitavano nella cavità, trascinando con sé anche gli altri ancora vivi.
Tristemente note sono le foibe di Basovizza e Monrupino, in provincia di Trieste, diventate oggi monumento nazionale.
Alla pulizia etnica riuscirono a fuggire tra le 250 e le 350 mila persone negli anni tra il 1945 e il 1956. Prigionia, lavori forzati e morte nelle foibe coinvolsero invece tra le 4.000 e 5.000 persone, secondo una stima ancora approssimativa.
Il lapidario del Parco della Rimembranza di Gorizia ricorda i 665 concittadini deportati durante l’occupazione jugoslava del maggio 1945. A questo monumento si aggiunge la Via intitolata a Norma Cossetto, studentessa torturata e uccisa dai partigiani comunisti il 5 ottobre del 1943, divenuta simbolo delle violenze che non devono più essere celate.
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Con la Delibera nr. 182/2023 la Giunta regionale ha approvato il bando per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle PMI per la produzione e l’autoconsumo dell’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, in attuazione del Programma operativo 2021-2027 cofinanziato dal FESR.
Possono beneficiare dei contributi in oggetto le piccole e medie imprese del settore manifatturiero e del commercio, dei servizi di alloggio e ristorazione, trasporto e magazzinaggio, delle attività professionali, scientifiche e tecniche, del noleggio, dei servizi di supporto alle imprese, delle attività sportive, di intrattenimento e di divertimento, le agenzie di viaggio e le altre attività di servizi definite nel Regolamento.
Tali soggetti devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese delle CCIAA e avere sede legale, unità locale o sede secondaria attiva nel territorio regionale.
Il contributo riguarda i progetti aventi ad oggetto la realizzazione di nuovi impianti (o il potenziamento di impianti preesistenti) finalizzati alla produzione e all’autoconsumo di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, di potenza nominale non superiore a 1000 kWp, comprendenti l’acquisto e l’installazione di almeno uno tra impianti fotovoltaici e impianti di solare termico.
Sono inoltre finanziabili i seguenti sistemi, qualora strettamente connessi e realizzati congiuntamente agli impianti di cui al paragrafo precedente:
– sistemi di accumulo di energia funzionali allo stoccaggio di energia prodotta;
– sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia (inclusa la domotica finalizzata a ridurre l’impronta energetica delle imprese).
L’intervento finanziabile deve riguardare un’unica sede o unità locale situata in Regione e la stessa può comprendere anche più unità immobiliari.
La produzione attesa dell’impianto, in particolare, non deve superare il fabbisogno energetico del vettore considerato. È ammessa una tolleranza del 15 per cento, in eccesso, se attestata da un tecnico abilitato.
Sono ammesse a contributo le spese per:
– la fornitura e l’installazione degli impianti nuovi di fabbrica, comprese le opere edili, di impiantistica e gli oneri di sicurezza strettamente necessari alla realizzazione degli impianti;
– la fornitura e l’installazione dei sistemi di accumulo nuovi di fabbrica, comprese le opere edili, di impiantistica e gli oneri di sicurezza strettamente necessari alla realizzazione degli impianti, nel limite di 1.000 euro/kWh;
– la fornitura e l’installazione dei componenti strettamente necessari al funzionamento degli impianti;
– l’acquisto e l’installazione di hardware, software e cablaggi necessari al funzionamento dei sistemi di monitoraggio e gestione;
– i servizi complementari strettamente connessi alla realizzazione degli investimenti.
La spesa relativa all’impianto fotovoltaico, al netto delle spese per il sistema di accumulo e delle spese per i servizi complementari, è ritenuta ammissibile nel limite di 1.800 euro/kWp.
Le spese sopra citate devono essere state sostenute a decorrere dal 24 novembre 2022. Si richiede inoltre che il progetto non sia materialmente completato prima che sia presentata la domanda di contributo.
Il limite minimo di spesa ammissibile è di 25.000,00 euro.
L’intensità del contributo applicabile alle spese ammissibili è del 50 per cento per le piccole imprese e del 40 per per le medie imprese, fino ad un massimo di 250.000,00 euro.
La domanda di contributo deve essere presentata attraverso il Sistema di Istanze On Line disponibile sul sito della Regione, a partire dalle ore 10:00 del 15 febbraio e fino alle ore 16:00 del 15 giugno.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo riguardante un unico progetto.
Si tratta di una misura molto importante, volta a sostenere concretamente le piccole e medie imprese del nostro territorio e che assume ancora più rilevanza in questo momento di particolare difficoltà nell’approvvigionamento energetico.
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