Milite Ignoto. Il mio intervento in Aula

È stato un onore intervenire quest’oggi, nell’Aula del Consiglio comunale di Gorizia, sul tema del conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto. Di seguito trovate il mio intervento completo.

Grazie Presidente, ritengo la giornata odierna davvero importante e per questo in futuro quando i nostri giovani, nipoti o pronipoti, guarderanno agli annali di quest’Aula, in riferimento ai lavori di oggi, vorrei trovassero un ottimo esempio di tempismo, di impegno a non dimenticare e di rispetto verso quelle generazioni che li hanno preceduti e che hanno contribuito con il loro sacrificio alla costruzione della nostra Patria libera, democratica e sovrana.

Questa mozione d’iniziativa del Consiglio comunale per il conferimento della Cittadinanza Onoraria di Gorizia al Milite Ignoto è un momento che reputo di altissimo profilo per i lavori di quest’Aula, poiché ci dà l’occasione di confrontarci a riguardo di un momento di grande identificazione collettiva, che piuttosto di dividerci sulla base delle rispettive posizioni politiche o su questioni ideologiche, dovrebbe unirci nel comune e condiviso intento di rendere onore e memoria a un momento di assoluta importanza per la storia della nostra Città e del nostro Paese.

Vedete, a mio parere, un’occasione così importante non dovrebbe essere un puro esercizio di retorica o una lezione di storia, bensì dovrebbe essere un momento di profonda riflessione in cui porre al centro dell’attenzione della nostra azione amministrativa le ulteriori iniziative che potremmo concretamente fare per rendere onore al Milite Ignoto.

Per esempio, questa può essere l’occasione di pensare e di riflettere sul perché nel centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria, ancora oggi, la campana Chiara del sacrario di Oslavia non suona al vespero per richiamare i viventi alla preghiera per i Caduti.

Visto che in questo momento stiamo confrontandoci per conferire la Cittadinanza Onorario di Gorizia al Milite Ignoto, ovvero all’icona che rappresenta ciascuno di quei soldati che andarono incontro alla morte di massa durante la Grande Guerra, con tutti i loro sogni, le ambizioni, le fragilità, le paure, il coraggio, gli amori, ebbene è evidente che a questo momento di straordinaria celebrazione, dovrebbero corrispondere poi anche atti concreti nella quotidianità che, per trecentosessantacinque giorni all’anno, possano perpetuare la memoria e dare onore e culto ai Caduti che riposano, per esempio, all’Ossario di Oslavia.

Queste sono le occasioni in cui, oltre alla memoria, alle commemorazioni e agli omaggi, occorrerebbe far corrispondere iniziative concrete e tanto attese da diverse associazioni combattentistiche, istituzioni civili, militari ed ecclesiastiche del territorio. Chiaramente non nell’esclusività ma nella complementarità delle altre iniziative che l’amministrazione sta già portando avanti e che porterà avanti nel prossimo futuro.

Per quanto riguarda i nostri giorni, credo che è doveroso in questa occasione anche ricordare il grandissimo sforzo di quelle donne e uomini in divisa che durante la pandemia sono state e tutt’oggi sono in prima linea con il loro bagaglio di competenze, di organizzazione logistica, di prontezza, disponibilità, generosità e dedizione, per aiutare e sostenere la società civile.

Nonostante degli anni così difficili, se oggi siamo qui in presenza lo dobbiamo senz’altro al grande sforzo collettivo che è stato fatto da parte di tutti e a cui le forze Armate hanno partecipato rendendo onore alla memoria e a quella stessa divisa che indossavano i loro predecessori, ovvero coloro i quali oggi siamo a onorare e ricordare per conferire la Cittadinanza Onoraria.

Il Milite Ignoto, la cultura della Patria, il forte sentimento di italianità dovrebbero essere valori insegnati alle più giovani generazioni senza dare colorazione politica e ricordando che la celebrazione del centenario della designazione del Milite Ignoto assume per la Città di Gorizia una valenza molto significativa poiché la Grande Guerra ha infatti segnato una delle pagine più cruente e dolorose di questo territorio, che, più di altri, ha pagato un enorme sacrificio in termini di vite umane.

Da questi tragici avvenimenti è però altrettanto importante trarre insegnamento, esaltando il valore della collaborazione e fratellanza tra i popoli, anche ricordando la storica visita dei presidenti della Repubblica, Pahor e Mattarella, che la scorsa settimana ha confermato la volontà di continuare a costruire un futuro comune tra i due Paesi, Italia e Slovenia, e di come il confine, un tempo simbolo di divisioni, può oggi diventare strumento di incontro, aggregazione e collaborazione.

Io ringrazio e per il momento non prevedo un secondo intervento, concludo queste mie considerazioni con l’auspicio che il cammino del Milite Ignoto sia condiviso e che questa mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria possa essere un momento della nostra storia e della nostra comunità che ci unisce e rende più consapevoli della nostra comune storia per affrontare con coraggio, determinazione ed entusiasmo le tante sfide che interesseranno Gorizia e il territorio goriziano nel prossimo futuro.

Infine, colgo questa occasione anche per esprimere anche un apprezzamento e un ringraziamento per chi si adoperato al fine di permetterci di affrontare in presenza questo Consiglio comunale con un punto all’ordine del giorno così importante, dall’altissimo valore simbolico, morale e identitario, così come esprimo un ringraziamento a tutti coloro che in questo anno e mezzo ci hanno permesso di riunirci in modalità telematica dimostrando grandissime professionalità, competenze e massima disponibilità e garantendo che l’azione amministrativa e democratica potesse continuare nonostante una pandemia globale e una situazione di profonda incertezza.

Penso che con questo spirito posso concludere il mio intervento, dopo più di un anno e mezzo lontano da questi banchi e da quest’Aula, è motivo di orgoglio e un grandissimo onore tornare proprio in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria della Città di Gorizia al Milite Ignoto.

Cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento, sarò felice di rispondervi!

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2 risposte a "Milite Ignoto. Il mio intervento in Aula"

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