
Il 4 novembre l’Italia celebra la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Una data che ci riporta indietro al 1918, con la firma, presso Villa Giusti, dell’Armistizio che sanciva la vittoria italiana nella Grande Guerra e il ricongiungimento all’Italia di Trento, Trieste e, successivamente, anche di Gorizia.
Simbolo di quest’importante ricorrenza è il Milite Ignoto, soldato tumulato all’Altare della Patria, in ricordo di tutti i Caduti, proprio il 4 novembre 1921, dopo essere stato designato fra altre 10 salme alla Basilica di Aquileia.
La Grande Guerra rappresenta una delle pagine più difficili della storia del territorio goriziano: al termine del conflitto Gorizia si è ricongiunta con la madre Patria italiana a costo di un grandissimo sacrificio in termini di vite umane. Per onorare la memoria di tutti i Caduti, il Consiglio comunale di Gorizia ha conferito, nella seduta del Consiglio comunale dello scorso 27 ottobre, la Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto.


Sentite anche le celebrazioni di ieri ad Aquileia e al Sacrario militare di Redipuglia, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, cui ho avuto il piacere di partecipare, ammirando l’emozionante spettacolo delle frecce tricolore.
Dai tragici avvenimenti del conflitto dobbiamo anche trarre insegnamento, trasmettendo i più alti valori di italianità, Patria, fratellanza e collaborazione tra i popoli alle più giovani generazioni e impegnandoci per la costruzione di un futuro comune.
Un sentito ringraziamento, infine, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, sin dall’inizio della pandemia, si sono adoperati quotidianamente per dare un aiuto concreto alla popolazione in difficoltà.
Cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento, sarò felice di rispondervi.
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