
Un incontro pubblico a Pordenone, per parlare con i giovani di scuola e famiglia. Fedriga: lottare per il modello di società che vogliamo.
Una cinquantina le persone intervenute all’incontro organizzato dai giovani padani di Pordenone, intitolato “scuole a pezzi ma l’importante è la gender terapia“, che ha visto fra gli oratori sia dei volti nuovi della politica del Friuli-Venezia Giulia, come Federica Celotto, da poco nominata coordinatrice del movimento studentesco e universitario padano FVG, sia ospiti noti come il prof. Roberto Castenetto, l’On. Massimiliano Fedriga e, nelle vesti di moderatore, Simone Polesello, vicesegretario Lega Nord FVG.
In apertura Federica Celotto ha sottolineato quanto l’istruzione rappresenti un tassello fondamentale per costruire il presente e il futuro della società, ed è per questo che, ha continuato la neo coordinatrice MSP FVG, è auspicabile maggiore controllo sulla sicurezza degli edifici scolastici.

A seguire l’intervento del prof. Roberto Castenetto, docente di scuola secondaria, che ha incentrato il suo intervento sugli studi di genere (o teoria del gender), dando atto alla Lega Nord di essere l’unica realtà politica organizzata ad aver preso a cuore la problematica. Successivamente ha parlato della teoria del gender, dalla comparsa negli anni settanta e ottanta fino ai giorni nostri, definendola come una costruzione culturale rivolta a cancellare alla radice qualsiasi differenza.
<<Cosa possono fare le famiglie? – ha concluso il prof. Castenetto – Le famiglie devono informarsi, partecipare e documentarsi per far valere i propri diritti costituzionali>>.
In seguito ha preso la parola l’On. Massimiliano Fedriga, che ha definito pericolosissimo il tentativo di introdurre l’insegnamento gender durante le lezioni scolastiche, soprattutto se questo tipo di nozioni vengono inculcate nella mente di chi deve ancora formarsi, ovvero i bambini.
Al termine del suo intervento l’On. Fedriga ha invitato tutti i presenti a “Liberiamoci e ripartiamo“, la manifestazione politica in programma per domenica 8 novembre a Bologna (per info: www.liberiamoci.com).
Conclusioni
Ben vengano incontri pubblici come quello di cui ho appena parlato, che contribuiscono allo sviluppo di proposte alternative a quelle che le logiche di potere ci vogliono imporre a tutti i costi.
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Grazie del resoconto, mi è sembrato di esserci stato. buon lavoro
Grazie per il bel commento, buon lavoro anche a te.