
Una battaglia social aperta su più fronti, quella dell’ex presidente USA Donald Trump.
In causa contro le Big Tech a seguito dei diversi episodi di censura che lo hanno escluso dalle principali piattaforme, The Donald ha chiesto la riattivazione del proprio profilo Twitter, denunciando “un incommensurabile controllo sul dibattito politico, storicamente senza precedenti e profondamente pericoloso per un dibattito democratico aperto”.
Il tycoon non ha atteso il verdetto e in questi giorni ha annunciato l’apertura di un proprio social network, Truth “Verità”. Creato dalla Trump Media and Technology Group, con un’operazione da 875 milioni di dollari, il proposito è di “opporsi alla tirannia dei Big Tech, che hanno utilizzato il loro potere per mettere a tacere le voci d’opposizione in America”.
“Viviamo in un mondo dove i talebani hanno una presenza enorme su Twitter”, ha dichiarato Trump, “ma il vostro presidente americano preferito è stato messo a tacere. Questo è inaccettabile“.
La piattaforma dovrebbe essere attiva su invito già dal mese prossimo e aperta a tutti nel 2022. L’obiettivo del 45esimo presidente è quello di “dar voce a tutti”, ma gli sarà concesso?
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