Il bilancio di previsione del Comune di Gorizia è stato approvato con 19 voti a favore, 14 contrari, 3 astenuti e 5 assenti.
É stata una sessione di Bilancio di previsione molto intensa, articolata e proficua. C’è stato ampio spazio per il dibattito e il confronto, a volte acceso e duro, però anche improntato alle proposte e alle idee della Gorizia del futuro.
Per quanto mi riguarda, nel mio primo intervento ho indicato le principali misure volute dell’Amministrazione e quelli che considero alcuni spunti di riflessione per affrontare temi che talvolta sono presi meno in considerazione.
È sicuramente importante che, a un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, con tutte le difficoltà che ci sono state anche a causa delle minori entrate, l’Amministrazione comunale ha deciso di non far mancare il supporto a misure rivolte al welfare, al sociale e alle famiglie goriziane. Una misura che condivido totalmente, in quanto ritengo che in un momento di difficoltà come questo è indispensabile essere al fianco delle fasce di popolazione più fragili.
Ci sarebbero tante altre tematiche da affrontare, in primis quella dell’armonizzazione dell’economia di confine e della creazione di una Zona Economica Speciale che vadano di pari passo con la Zona Logistica Semplificata Rafforzata. Una delle principali problematiche per la nostra Città è infatti quella di fermare l’emorragia di liquidità che quotidianamente si riversa al di fuori dello Stato italiano a causa delle diverse condizioni burocratiche, fiscali e tariffarie praticate tra una parte e l’altra del confine.
L’Amministrazione comunale deve essere in prima linea per risolvere tali criticità, cruciali per la Città, e auspico che, nel corso di quest’anno, ci sia un deciso cambio di passo in tal senso.
La Lega, anche tramite il consigliere regionale Diego Bernardis e il sottoscritto, più volte si è fatta promotrice di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, i portatori di interesse e le parti politiche sul tema. Il percorso è certamente ancora lungo, ma non deve mancare la volontà di affrontare il tema con grande attenzione.
L’auspicio conclusivo è che, pur nelle rispettive differenze di vedute, la politica goriziana saprà trovare una sintesi su temi fondamentali per arrivare ad affrontare le sfide future con una voce univoca, più forte e decisiva.
Non dimentichiamo che la nostra Città nel 2025 sarà Capitale europea della cultura. Ciò ci carica di responsabilità perché tutta l’Europa guarda a noi come modello di una nuova integrazione europea. Dovremmo pertanto essere capaci di guardare al futuro con la volontà di percorrere i tempi e di essere noi gli autori di un cambiamento quanto più produttivo e importante per la nostra terra.
Cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento, vi risponderò molto volentieri.

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