
Carissime lettrici e lettori, scrivo questo nuovo articolo perché voglio raccontarvi le mie avventure domenicali. Dopo la passata esperienza con il Bungee Jumping, un’attività sportiva che consiste nel lanciarsi da un luogo elevato (per esempio un ponte) dopo essere stati imbracati con una corda elastica, ho deciso di riprovare l’emozione del salto con l’elastico. Per riuscire nell’impresa, mi sono recato ad Asiago (Veneto), precisamente sul Viadotto di Valgadena, dove c’è il salto più alto d’Italia, ben 175 metri d’altezza. Inoltre, ho approfittato del viaggio anche per visitare il Sacrario Militare di Asiago.
La scorsa domenica mi sono alzato presto, alle 05:30, dato che per arrivare fino al luogo del salto ci avrei impiegato circa 3 ore e l’appuntamento era fissato alle 09:00. Fortunatamente, il viaggio fino al Viadotto di Valgadena è stato tranquillo, anche perché, complice l’orario, non ho trovato tanto traffico e infatti sono arrivato in perfetto orario.
Sul posto del salto, il primo componente dello staff del Valgadena Bungee Center che ho conosciuto è stato “Davide Bungee“, che mi ha introdotto alle pratiche burocratiche, dopodiché ho conosciuto altre persone dello staff, con cui ho scambiato qualche battuta sul fatto che sarei stato il primo a saltare della stagione 2016 e che quindi avrei testato gli elastici nuovi. È stata un’ottima occasione per stemperare un po’ di tensione e farsi quattro risate.
Dopo aver firmato un paio di liberatorie, ho conosciuto Sara Colusso, la fotografa che mi ha immortalato nell’impresa, poi mi sono diretto verso il trampolino per il salto, dove sono stato imbracato e istruito di tutto punto. Dopo circa 10 minuti di attesa, è arrivato il momento del salto, così sono salito sulla scaletta, ho fatto un veloce saluto in direzione della fotografa e… 3, 2, 1 Bungee!!
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Il video del mio salto Bungee Jumping dal viadotto di Valgadena (Asiago)
Il salto è stato bellissimo e i primi istanti sono sicuramente i miei preferiti fra tutte le varie fasi del salto; viceversa, quelli che mi piacciono di meno sono quelli passati a mezz’aria, quando il salto in sé è già finito e si resta in attesa di essere calato fino a terra.
Una volta a terra, altri due ragazzi dello staff mi hanno aiutato a togliere le imbracature e mi hanno indicato la via per ritornare sul viadotto. Una volta arrivato e aver ricevuto un simpatico souvenir di ricordo (un pezzo di elastico da Bungee Jumping), ho salutato tutti e mi sono diretto ad Asiago.
Una volta in città, dopo una breve passeggiata per il centro di Asiago, mi sono reso conto mio malgrado che il Sacrario Militare aveva appena chiuso e che avrebbe riaperto solo alle 14:00. Per non perdere troppo tempo, sono andato verso il Museo dell’Acqua, ma anche questo,purtroppo, era chiuso. In effetti, oltre al museo, quello che più mi interessava era una bellissima passeggiata nei boschi circostanti la struttura, che però non era praticabile per via della tanta neve che copriva la segnaletica e rendeva difficile il cammino.
Fortunatamente, lungo la strada c’era una pista per bob, così ne ho noleggiato uno e ho trascorso un’oretta a fare qualche discesa, non senza difficoltà, un po’ perché il mio abbigliamento era tutt’altro che adatto e un po’ perché non sono riuscito a trovare il giusto feeling con il bob.
Il resto del pomeriggio l’ho passato per lo più nel centro della città, soprattutto al Sacrario Militare di Asiago, dove riposano i resti di 54.286 caduti italiani ed austro-ungarici della guerra 1915-1918 di cui oltre 33.000 ignoti e 3 della guerra 1940-1945.
Conclusioni
Davvero una bella domenica, che mi ha permesso di divertirmi tantissimo e di provare emozioni molto forti, sia con il Bungee Jumping che con la visita al Sacrario Militare. Certamente emozioni forti ma distinte, da una parte l’adrenalina del salto nel vuoto e dall’altra la curiosità e la storia di uno fra i Sacrari Militari più importanti d’ Italia.
Prima di salutarci, fatemi sapere cosa ne pensate del Bungee Jumping, vi piacerebbe provare? Lasciate un commento con i vostri pensieri, sarà per me un vero piacere leggere e poi rispondervi. Infine, se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo con tutti i vostri amici, ne sarò molto contento.
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