Caporetto: sacrario militare e museo grande guerra

Carissimi amici e amiche, questa volta vi parlerò della mia gita a Caporetto, dove ho visitato il sacrario militare e il museo della prima guerra mondiale, con tanto di mostra “L’esercito italiano nell’alto Isonzo“.

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L’ingresso di Caporetto

Caporetto (Kobarid in lingua slovena) è una delle località storiche più famose della Slovenia, fu parte del Regno d’Italia, inquadrata nella provincia di Gorizia, dal 1920 al 1947. La città, oltre allo splendido contesto naturalistico in cui è inserita, è famosa soprattutto per la battaglia di Caporetto dell’ottobre del 1917, che la collocò nella geografia mondiale.

Ossario italiano

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Ossario Italiano nei pressi di Caporetto

Una fra le attrattive della città è sicuramente l’ossario dei soldati italiani, che venne ultimato nel 1938 e inaugurato solennemente il 18 settembre di quell’anno da Benito Mussolini. È opera dello scultore Giannino Castiglioni e dell’architetto Giovanni Greppi. Venne costruito a forma di tre ottagoni che in maniera concentrica si restringono verso l’alto, dove si trova la chiesa di Sant’Antonio, consacrata nel 1696. Dai cimiteri di guerra dei territori circostanti vennero trasportati nell’ossario i resti di 7014 soldati italiani conosciuti o ignoti, caduti durante la prima guerra mondiale. I loro nomi sono incisi nelle lastre di serpentino color verde. Accanto all’ossario sono collocate anche delle lapidi commemorative dedicate ai soldati italiani che nel 1981 vennero trasportati là dalla zona di Bovec. Sulla strada che da Caporetto arriva alla chiesa di Sant’Antonio si trovano le dodici stazioni della Via Crucis. L’ossario e la Via Crucis sono in gestione allo Stato italiano.

Museo di Caporetto

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Il museo di Caporetto

Il museo di Caporetto (per info: www.kobariski-muzej.si) si trova nel centro della città e offre un percorso completo, dove sono spiegati tutti gli eventi accaduti sul fronte isontino durante la prima guerra mondiale, in particolare nella 12a battaglia dell’Isonzo, nota anche come la battaglia di Caporetto, che fu uno dei più imponenti scontri armati combattutosi sulla terra slovena.
Il museo è suddiviso su tre piani, al pianterreno è possibile visitare la mostra temporanea “L’esercito italiano nell’alto Isonzo“, che attraverso moltissime foto e altrettante testimonianze, ripercorre i fatti inerenti le attività dell’Esercito Regio italiano nella zona montuosa del fronte Isonzo. Al primo piano viene illustrata la storia di Caporetto e dei suoi dintorni, dai tempi più antichi ai nostri giorni e salendo al secondo piano è possibile trovare una grande sala con il plastico dell’alta valle dell’Isonzo, dove sono segnate le posizioni degli eserciti il 23 ottobre 1917, alla vigilia della battaglia decisiva.
Da segnalare che il museo, come riconoscimento al contributo reso al patrimonio culturale europeo, fu insignito del premio per i musei del consiglio d’Europa per l’anno 1993.

Passerella sull’Isonzo

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La passerella sull’Isonzo

Una vola terminata la visita al museo, ho fatto una breve passeggiata fino all’Isonzo dove ho trovato una lunga passerella che collega le due sponde del fiume, dopodiché, data l’ora tarda, ho intrapreso il percorso del ritorno.

Conclusioni

Ho passato un pomeriggio davvero splendido, immerso in un contesto storico e naturalistico unico, inoltre anche l’accoglienza del personale del museo è stata veramente impeccabile, per tutti questi motivi, oltre a consigliare la visita della città, sono certo che in futuro tornerò a Caporetto per le tantissime attrazioni presenti in quei territori.
Prima di salutarci, vi ricordo di lasciare un commento con i vostri pensieri, per me sarà un piacere leggere e poi rispondervi. Infine, se quanto avete letto vi è piaciuto, condividete questo articolo con tutti i vostri amici, ne sarò davvero contento!

8 risposte a "Caporetto: sacrario militare e museo grande guerra"

  1. Ghilardelli Paolo 02/03/2017 / 08:39

    Cmplimenti Andrea, descrizione sintetica ma ben raccontata. Io con il mio gruppo andrò a Caporetto il 4 giugno 2017 e la sua discrizione mi sarà sicuramente di ausilio. Grazie.

    • Andrea Tomasella 02/03/2017 / 09:01

      Ciao Paolo, sono contentissimo che questo mio articolo ti sia piaciuto e, soprattutto, ti potrà tornare utile. Non mancare di farmi sapere come andrà la tua visita del 4 giugno, a presto 🙂

      • luciano chiarini 17/04/2017 / 11:40

        Un saluto ad Andrea e Paolo, ottima descrizione la tua dei luoghi, mi piacerebbe tanto far visita al Sacrario, ma non me la sento di far 400 km in auto, sono alla ricerca di gite organizzate in pulman, sull web mi riesce a trovare solo quelle già avvenute, io sono della provincia di Ravenna
        Ciao
        Luciano

      • Andrea Tomasella 17/04/2017 / 12:42

        Ciao Luciano, sono certo riuscirai a trovare un viaggio organizzato in modo da visitare il sacrario, vale veramente la pena. Ti ringrazio per il tuo graditissimo commento, un caro saluto alla splendida provincia di Ravenna e a presto.

  2. TRUSGNACH ANDREINA 20/05/2017 / 20:41

    Proseguendo sul sentiero oltre alla passarella sull’Isonzo, con una piacevolissima passeggiata di 10-15 minuti, si arriva al Slap Kozjak, una cascata meravigliosa che ti fa sentire come fossi proiettato in una favola. Energia pura!

    • Andrea Tomasella 20/05/2017 / 20:56

      Ciao Andreina, mille grazie per il commento, è sempre un piacere sapere i pensieri e le idee delle persone che leggono gli articoli del mio blog. Ti auguro una felice serata, grazie mille per la segnalazione e passa a ritrovarmi se ti va 🙂

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