“Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. […] Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.
Così troviamo indicato nel Decreto emanato dal Governo lo scorso 9 marzo allo scopo di contenere la diffusione dell’epidemia di Coronavirus nel nostro Paese.
Secondo quanto stabilito da questo provvedimento, quindi, fino al prossimo 25 marzo, dovranno restare abbassate non soltanto le saracinesche di bar, pub, ristoranti e centri commerciali, ma anche quelle di sale slot, sale scommesse e sale bingo.
Nonostante la chiusura forzata di queste ultime, gli italiani non rinunciano a giocare: è quanto accade ad esempio a Bergamo, uno dei Comuni tra l’altro maggiormente colpiti dal COVID-19, in cui molte persone non si recano dal tabaccaio soltanto per acquistare quotidiani o ricariche telefoniche, ma rimangono nel locale anche per dedicarsi al gioco.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha emanato una circolare in cui prevede il blocco delle slot machine e lo spegnimento di monitor e televisori presenti nelle tabaccherie al fine di evitare la permanenza delle persone all’interno dei locali.
In questo periodo così particolare, sarebbe opportuno sospendere tutte le tipologie di gioco, soprattutto tenendo conto che, a recarsi dal tabaccaio per giocare sono anche gli anziani, categoria maggiormente a rischio in questa epidemia.
Voi cosa ne pensate a riguardo? Lasciate un commento per farmi sapere la vostra opinione, vi risponderò molto volentieri!
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