
Ieri ho compiuto trent’anni, una tappa secondo me fondamentale e così ho deciso di scrivere alcune righe per raccontare qualcosa che fosse importante per me e interessante per voi partendo da una semplice domanda: che cosa significa avere trent’anni al giorno d’oggi?
Poche certezze ma inevitabili
Se nel secolo scorso i trent’anni spesso coincidevano con un cambio di vita radicale, in cui il lavoro diventava stabile, arrivava il matrimonio, i figli e quindi la realizzazione personale, al giorno d’oggi non è proprio così! Molti trentenni vivono ancora a casa con i genitori, magari senza lavoro e alle prese con uno dei contesti socioeconomici più difficili dal secondo dopoguerra.
La ricerca dell’El Dorado
Avere trent’anni oggi vuol dire confrontarsi quotidianamente con degli status symbol praticamente irraggiungibili dal punto di vista economico e sociale. Proprio per l’enorme divario fra la vita reale e ciò che raccontano i mass media, molti trentenni hanno scelto di trasferirsi all’estero per ricercare qualcosa che in Italia sembra impossibile: un posto di lavoro stabile e la possibilità di sviluppare i propri progetti senza essere oppressi da tasse, burocrazia e lungaggini di ogni tipo.
Tempo di bilanci
Per me i 30 anni non sono i nuovi 20, sarà anche vero che le persone si sistemano più tardi rispetto a quanto accadeva un tempo ma le due età sono e resteranno fasi ben distinte. I 30 anni possono essere una buona occasione per fare dei bilanci e scegliere su quali progetti concentrarsi, perché si possono ancora cogliere tutte le opportunità ma è necessario farlo senza indugiare troppo.
Società iperconnessa
Ogni trentenne deve fare i conti con i social network, anzi secondo il recente Nielsen social media report 2016, la Generazione X, cioè quelle persone di età compresa fra i 35 e i 49 anni, sono proprio quelle che usano maggiormente i social media. Ciò evidenzia come esista una fortissima esigenza di restare sempre connessi alla propria rete di contatti ma l’importante è non delegare soltanto ai social la socialità e per questo è fondamentale che gli utenti siano consapevoli e magari anche capaci di autocritica.
Cosa vorrei da questi trent’anni
Molto semplicemente, dai 30 anni vorrei un’opportunità per dimostrare chi sono e cosa vorrei essere, con la consapevolezza di avere più esperienza di quando avevo vent’anni ma col doppio della carica di quando ne avrò quaranta.
Prima di salutarci, vi invito a guardare il video riassuntivo sull’avere trent’anni al giorno d’oggi e non dimenticate di iscrivervi al mio canale YouTube! Voi cosa vi aspettate dai vostri trent’anni? O magari ne avete di più, o anche di meno, ma vi ritrovate in alcuni di questi punti? Fatemelo sapere con un commento e, se vi è piaciuto, condividete l’articolo! Mi raccomando, seguitemi su Facebook: www.facebook.com/andtomasella per essere sempre aggiornati sulle mie prossime attività.