Idee per un’Europa dei popoli e delle identità: tre giorni a scuola di politica

Ho partecipato al seminario di formazione politica e culturale “Idee per un’Europa dei popoli e delle identità“, promosso dall’eurodeputato Lorenzo Fontana, in collaborazione con il capogruppo regionale Nicola Finco e l’associazione culturale Reazione Identitaria.
Il seminario si è tenuto nella sala conferenze dell’hotel San Marco di Verona ed è durato tre giorni, durante i quali, con una cinquantina di ragazze e ragazzi miei coetanei provenienti dal Triveneto e dall’Emilia Romagna, ho seguito diverse lezioni, incentrate su tematiche sempre più cruciali per la società contemporanea.
Con questo articolo vi racconterò come sono andate queste tre giornate e in conclusione condividerò alcune considerazioni sull’esperienza. 

Venerdì 16/10/2015

Sono arrivato a Verona a metà pomeriggio e ne ho approfittato per fare una veloce passeggiata nel centro storico, dove ho osservato alcune delle bellezze offerte della città, fra cui l’Arena di Verona e, più avanti, la statua di Dante in Piazza dei Signori.
Successivamente mi sono recato all’Hotel San Marco (per info www.sanmarco.vr.it), dove ho incontrato gli altri partecipanti e alcuni degli organizzatori e verso le 19:00 è iniziata la presentazione del seminario.
Il capogruppo in regione Veneto, Nicola Finco, è stato fra i primi a prendere la parola e ha introdotto alcuni dei temi del seminario (estremismo islamico in Europa, sovranità monetaria e teoria gender). In seguito ha fatto qualche considerazione: dapprima ha denotato il fatto che i partiti politici odierni non rappresentino più degli ideali (in base a cosa si caratterizzano?) e poi ha sottolineato che il fenomeno della globalizzazione deve portarci a un momento di riflessione, per capire quale direzione prendere, che futuro ci aspettiamo e quali prospettive abbiamo per le future generazioni.
In seguito, verso le 20:30, è stata servita la cena in hotel, che è stata un ottimo momento, oltre che per rifocillarmi, anche per conoscere meglio gli altri partecipanti del seminario e scambiare qualche chiacchiera in loro compagnia.

Il post cena l’ho passato nella vicina Osteria al Borgo (per info: www.osteriaalborgo.it), dove ho bevuto della buonissima birra e sorseggiato del rum pregiato, infine, sono rientrato in hotel verso l’01:00 in previsione dell’intesa giornata di lezioni all’indomani.

Sabato 17/10/2015

Colazione per la giornata
Colazione per la giornata

Ho iniziato la giornata relativamente presto, alle 06:30, perché oltre ai corsi, volevo godermi un po’ anche la città. Così dopo la doccia e un’abbondante (e buona) colazione, sono andato a fare una passeggiata nei dintorni dell’albergo.

Skate park Galiano
Skate park Galiano

Ho raggiunto casualmente lo skatepark Galiano, da lì ho preso a camminare seguendo le indicazioni per la Basilica di San Zeno.

Dopo un quarto d’ora di camminata sono giunto alla Basilica di San Zeno, che mi è piaciuta moltissimo, sia per l’aspetto esteriore e l’architettura, appartenente allo stile Romanico, sia per il suo interno, semplice e possente. Magnifica anche la corte interna, accogliente e molto ben curata (per info: www.basilicasanzeno.it).

La prof.sa Valentina Colombo durante la lezione
La prof.sa Valentina Colombo durante la lezione

Alle 08:50 sono tornato in hotel e sono andato nella sala conferenze per cominciare la giornata di lezioni, conferenze e dibattiti. La prima lezione è stata tenuta dalla prof.ssa Valentina Colombo, una delle più significative esperte di islam e docente di cultura e geopolitica dell’Islam all’Università europea di Roma (per info: www.loccidentale.it).
Il suo intervento, intitolato “Le reti dell’estremismo islamico in Europa“, ha illustrato la nascita e tutte le tappe che hanno contribuito allo sviluppo del califfato per come lo conosciamo oggi.
Nei vari passaggi sono stati trattati anche l’egira (ovvero la migrazione dei musulmani verso lo stato islamico) e l’islam politico, rivolto alla conquista di tutto ciò che non è reputato vero islam.
Molto interessante anche la riflessione, posta nelle fasi conclusive della conferenza, con cui la prof.ssa Colombo ha posto l’attenzione sulla non rinviabile decisione che l’occidente deve prendere nei confronti del terrorismo islamico conclamato e della penetrazione lenta (culturale, sociale, economica ecc.), ideologicamente relativa all’islam, che  si pone l’obiettivo di conquistare la nostra civiltà.
Una volta terminata la conferenza, seguita da un interessante dibattito, ci sono stati 15 minuti di pausa, al termine dei quali è iniziata la seconda lezione della giornata.

Il prof. Massimo Viglione e l'On. Lorenzo Fontana
Il prof. Massimo Viglione e l’On. Lorenzo Fontana

La seconda lezione, intitolata “Dalla grandezza dell’Europa cristiana alla nostra società sotto attacco: i giorni decisivi della storia dell’Occidente“, è stata tenuta dal prof. Massimo Viglione, saggista e storico italiano, nonché docente all’Università europea di Roma.
La lezione è iniziata con la domanda “i giovani cos’hanno in testa?”, in un’epoca in cui il tempo assume una velocità spaventosa, una velocità progressiva, che rischia di dare per scontato ciò che scontato non è.
Durante la sua lezione il prof. Viglione, ha illustrato le grandi rivoluzioni che nei secoli hanno interessato la chiesa, lo stato, la società e la famiglia, fino ad arrivare al concetto di “relativismo della società“, secondo cui non c’è più nessun valore oggettivo e comunemente accettato. A tal proposito è stata sottolineata l’importanza del crocefisso per la nostra società, che fino agli anni ’50 e ’60 è stato, per gran parte degli europei, il simbolo di un’identità comune e millenaria.

Il menù del pranzo
Il menù del pranzo

A seguire c’è stato il pranzo, servito presso il ristorante dell’hotel, che è stato anche un ottimo momento per ristorarsi e ricaricare le energie in previsione delle lezioni pomeridiane.
Alle 14:30 è cominciata la sessione del pomeriggio, ad aprire i lavori il dott. Domenico Savino, con la sua lezione intitolata “Guerre di spopolamento e identità perdute: l’insostenibile leggerezza del non-Essere“.
Durante la lezione è stata posta molta attenzione alla questione identitaria dei popoli e alla necessità di riappropriarsi dell’identità perduta.
Numerosi spunti sono scaturiti dalla lezione del dott. Savino, i più interessanti sono derivati da una domanda fondamentale: “la realtà è vera?” In altre parole, esiste un principio secondo cui la realtà è riconosciuta? Molti risponderebbero di sì, ma oggigiorno non è più così, perché la realtà è solo un insieme di nomi che dipende da chi la vive. La realtà è quindi divenuta plasmabile e ognuno può definirla come vuole.
In antitesi con questo andamento, la lezione del dott. Savino che ha rimarcato la razionalità della storia e l’importanza della resistenza alle logiche mondialiste che manovrano la realtà a loro piacimento, senza che a nessuno venga in mente di contraddire o addirittura opporsi a questi processi.
In chiusura il dott. Savino ha fatto una considerazione sull’importanza di seminari come “Idee per un’Europa dei popoli e delle identità”, in quanto rappresentano delle matrici di pensieri e di culture differenti da quelle del politicamente corretto.
Dopo una pausa, alle 17:00, è iniziata l’ultima lezione della giornata, tenuta dal dott. Giovanni Perez e intitolata “La sovranità monetaria come problema politico“. In principio è stato discussa la sovranità monetaria, ovvero la prerogativa di emettere moneta, non solo come fenomeno economico ma anche come fenomeno politico.
Col proseguo della lezione sono stati definiti l’uomo ideale e l’uomo concreto. L’uomo ideale è quello che viene plasmato a forza di omologazione e di depauperamento culturale, ed è l’uomo privato di un’identità, che è uguale a Pechino, Roma o New York; l’uomo concreto invece, è quello radicato nelle proprie tradizioni e consapevole delle proprie origini.

Alla fine della lezione è stato fissato l’appuntamento per la cena presso l’Osteria al borgo alle ore 20:00. Qui ad aspettarci c’era una sostanziosa cena.

Il volantino dell'iniziativa Hostaria
Il volantino dell’iniziativa Hostaria

Dopo l’attività di promozione dell’Ep e aver salutato tutti i presenti, con alcuni amici ci siamo diretti verso il centro di Verona. Dopo circa 20 minuti di passeggiata siamo arrivati al ponte di Castel Vecchio e abbiamo trovato diverse bancarelle aderenti all’iniziativa “Hostaria“, cioè il festival del vino di Verona. Oltre 70 cantine hanno presentato al pubblico una selezione di 200 vini, da degustare presso decine di bancarelle, collocate per il centro storico di Verona. C’era davvero un sacco di movimento per le strade e neanche la leggera pioggerellina ha guastato l’atmosfera di convivialità e di festa (per info: www.hostariaverona.com).

La serata è continuata per il centro storico veronese, nei locali della zona e in alcuni dei luoghi caratteristici della città, ad esempio la casa di Giulietta (per info: www.casadigiulietta.comune.verona.it).
Per me uno dei luoghi più belli è stato il Ponte della Vittoria sul fiume Adige, con enormi statue e iscrizioni a ricordare il sacrificio dei martiri della prima Guerra Mondiale.

Domenica 18/10/2015

La domenica mattina, complice la serata un po’ movimentata, mi sono svegliato con più calma, giusto il tempo per una doccia, della colazione e di preparare i bagagli e alle 08:50 ero in sala conferenze, pronto per seguire le lezioni in programma.
La prima lezione, intitolata “Creazione ed evoluzione: cosa ci dice la scienza di oggi sull’uomo e la sua natura“, è stata tenuta dal giornalista e scrittore Francesco Agnoli.
Inizialmente sono state poste due domande: che cos’è l’universo? Che cos’è l’uomo?
Dopodiché sono stati definiti tempo e spazio: il tempo come rapporto fra spazio e movimento; lo spazio come rapporto fra movimento e materia. In questo contesto è stato inserito l’uomo, come punto della natura che va oltre la natura, con la sua unicità data dal dono della parola.
Dopo una breve pausa è iniziata l’ultima lezione del seminario, intitolata “Il Gender tra storia, scienza, politica e diritto“, tenuta dal socio fondatore dell’associazione Giuristi per la Vita, l’Avv. Abbondio Dal Bon.
L’avv. Dal Bon nel suo intervento ha dato una visione a tuttotondo della problematica oggetto della lezione, evidenziando tutte le meccaniche, più o meno complesse, che si celano dietro la strumentalizzazione della lotta alle discriminazioni in chiave gender (per info www.giuristiperlavita.org).
Una volta terminata l’ultima lezione, ho salutato tutti e mi sono diretto verso Gorizia.

Conclusioni

Il seminario di formazione politica e culturale “Idee per un’Europa dei popoli e delle identità” è stata per me un’ottima occasione, che mi ha permesso di ascoltare relatori e intellettuali, che normalmente non hanno posto nei mass-media perché esprimono concetti che non rientrano nella logica del politically correct.
Inoltre ho anche imparato come portare avanti determinate idee, con lo scopo di lasciare qualcosa di buono alle generazioni future.
Per questo sono convinto che la scuola di politica mi sia servita, in quanto mi ha reso più preparato e mi ha formato culturalmente, il che lo reputo necessario se in futuro vorrò parlare di politica alle persone.
Inoltre, questa scuola di politica, mi è servita per capire quali sono alcune delle problematiche che vorrei risolvere e quali sono le migliori soluzioni per affrontarle.
Essenzialmente, dopo aver seguito le lezioni sono ancora più convinto che solo con le idee è possibile cambiare in meglio la società, soprattutto perché senza le idee c’è solo il politically correct, che distrugge società e valori.
Per questa opportunità rivolgo un personalissimo grazie all’On. Lorenzo Fontana, che ha voluto questo progetto, che è stato utilissimo per darmi una prospettiva di futuro.
Un ringraziamento lo rivolgo anche a Matteo Celebron, Nicola Finco, Andrea Crippa e Vito Comencini per la splendida organizzazione.
In conclusione, vi ricordo di lasciare un commento con i vostri pensieri e le vostre opinioni per quanto riguarda questo articolo. Infine, se quello che avete letto vi è piaciuto, condividetelo con tutti i vostri amici, mi farà davvero piacere.

2 risposte a "Idee per un’Europa dei popoli e delle identità: tre giorni a scuola di politica"

  1. Federico 21/10/2015 / 21:37

    ciao Andrea, la tre giorni rivissuta attraverso la tua descrizione la immagino veramente interessante e sono convinto come dici tu che la forza delle idee sia la forza più grande… il binomio Mazziniano ora più che mai vale PENSIERO E AZIONE

    • Andrea Tomasella 21/10/2015 / 23:43

      Ciao Federico, effettivamente è stata un’esperienza interessantissima.
      Grazie di aver condiviso il tuo pensiero, a presto.

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