Lancio in tandem col paracadute da 4500m: il racconto di una bellissima esperienza – Skydive Venice

Lancio in tandem col paracadute da 4500m: il racconto di una bellissima esperienza - Skydive Venice
Skydive

Com’è lanciarsi col paracadute? Come posso fare paracadutismo senza avere già esperienza?

paracadutisti skydive venice
Quello con la tuta gialla sono io e gli altri sono compagni d’avventura

Skydive: vi racconto il mio primo lancio in tandem col paracadute da 4500m a San Stino di Livenza – Skydive Venice

Era da qualche tempo che avevo il desiderio di lanciarmi col paracadute: un po’ per soddisfare la mia curiosità di sapere che cosa si prova a “volare” in caduta libera e un po’ per fare un’esperienza nuova e originale. La svolta però è arrivata soltanto lo scorso venerdì 25 agosto, quando mi sono finalmente deciso a passare dalle “parole ai fatti”.

D’altro canto non sono nuovo a questo tipo di attività: in passato ho provato il bungee jumping (salto con l’elastico) in due diverse occasioni, fra cui anche il salto più alto d’Italia dal ponte di Valgadena di ben 175m (leggi l’articolo qui: Bungee Jumping dal Viadotto di Valgadena).

Insomma, forte delle mie esperienze e quantomai convinto ad affrontare un salto nel vuoto, ho googlato l’internet per venirne a capo e scoprire dove e come avrei potuto soddisfare la mia curiosità. Fra tutti i risultati la scuola di paracadutismo “Skydive Venice” è riuscita a catturare la mia attenzione. Una volta entrato nel sito web, molto chiaro e immediato, ho facilmente prenotato il lancio in tandem per la mattinata del giorno successivo.

Una cosa che ho subito notato è stata la relativa tranquillità con cui ho affrontato l’idea che avrei saltato per la prima volta da un aeroplano con un paracadute da 4500 metri d’altezza. Rispetto ad altre occasioni, in cui mi sono lanciato in esperienze un po’ al limite, questa volta ero molto più tranquillo del solito e l’emozione predominante è sempre stata la curiosità.

campagna veneta e litorale di caorle
Campagna veneta vista dall’aereo

Ecco allora che sabato mattina di buon ora sono partito alla volta della scuola di paracadutismo di San Stino di Livenza “Skydive Venice”. Il viaggio è passato veloce, da Gorizia infatti ho impiegato poco più di un’ora e mezza nonostante il traffico estivo fosse intenso.

Di primo acchito la struttura dove si trova la scuola di paracadutismo mi è piaciuta davvero molto: un grande hangar dove gli istruttori preparano gli allievi e sistemano minuziosamente le attrezzature necessarie per i lanci, dai paracadute alle tute, fino agli altimetri, caschi e gli indispensabili occhialini. Tutto attorno all’hangar c’è un ancor più grande campo d’erba dove si trovano la pista d’atterraggio e un piccolo laghetto con due simpatici cigni ospiti della struttura e per niente spaventati dall’andirivieni di paracadutisti e aeroplani.

Dopo aver sbrigato le formalità burocratiche, ho aspettato alcuni minuti finché un istruttore si è avvicinato e ha cominciato a spiegare come si sarebbero svolte le varie fasi del lancio. Dopodiché è iniziata la vera e propria fase di preparazione in cui ho indossato la tuta e l’imbraco per il lancio.

lancio in tandem con paracadute skydive venice
Caduta libera – Skydive Venice

Da lì a poco Alessia, la ragazza che inizialmente mi ha accolto in segreteria e mi ha aiutato a sbrigare le formalità burocratiche, ha annunciato i nomi delle persone che avrebbero saltato con il prossimo aereo in decollo: fra le nove persone a un certo punto ho sentito anche “Andrea Tomasella“. Ci siamo – ho pensato – tocca a me!

Da quel momento l’adrenalina è iniziata a salire sempre più forte ma sono riuscito comunque a godermi con serenità tutte le fasi che hanno preceduto il lancio. A partire dal decollo in aereo e i successivi 15 minuti che ci hanno portato a raggiungere i 4500m d’altezza, fino a quando si è aperto il portellone dell’aereo.

Nel giro di pochi istanti mi sono trovato con le gambe a penzoloni nel vuoto, il camera flyer (un altro paracadutista che ha documentato la mia esperienza con video e foto) che mi osservava aggrappato al portellone dell’aereo e il mio istruttore che scandiva il conto alla rovescia per il lancio: 3, 2, 1 Go!

caduta libera skydive venice paracadutismo sportivo veneto
Caduta liberaaa!!!

Nel mio caso tutto è iniziato con una capriola all’indietro, il cuore in gola e una grande, grandissima sensazione di libertà in giro per tutto il corpo. Nel giro di pochi istanti grazie alla professionalità dell’istruttore ci siamo stabilizzati ed è iniziata la caduta libera a più di 200km/h.

La sensazione è a dir poco STUPENDA, piacevole ed è durata fin troppo poco. Infatti sono stati 50 o 60 i secondi di caduta libera prima che il paracadute si aprisse e con un fortissimo strattone mi catapultasse a un’altra fase molto bella del lancio: il veleggiare.

apertura paracadute paracadutismo skydive venice
L’apertura del paracadute

Godermi il panorama, scendere lenti verso terra e godersi la tranquillità e il silenzio della campagna arrivando anche a vedere il litorale veneto è stato uno fra i momenti più belli della giornata.

Ho anche potuto guidare il paracadute ed è stato molto divertente cambiare traiettorie, impostare la direzione per la discesa e ricevere alcune nozioni di base sul paracadutismo da parte dell’istruttore.

atterraggio paracadutismo
L’atterraggio

Per raggiungere la terra ferma in tutto abbiamo impiegato circa 5 minuti e l’atterraggio è stato davvero molto divertente. Una volta con i piedi per terra la prima cosa che ho fatto è stata ringraziare l’istruttore e il camera flyer (davvero cordiali e super preparati), dopodiché mi sono diretto verso l’hangar per togliere tuta e imbraco. Nel mentre già pensavo al prossimo lancio.

Prima di passare alle conclusioni, ti invito a guardare il video “Lancio col paracadute in tandem da 4500m – Andrea Tomasella – Skydive Venice 2017” e non dimenticarti di iscriverti al mio canale YouTube!

Conclusioni

Hai mai provato a lanciarti col paracadute? Ti piacerebbe provare? Ti andrebbe di scrivermi in un commento qual è stata la tua esperienza più particolare o estrema? Ogni esperienza o suggerimento sono molto graditi!

Ti ricordo che l’appuntamento con un nuovo articolo sul blog e per questo giovedì con un nuovo articolo della serie #SiAmoArtigiani. Prima di salutarci ti invito a mettere “Mi piace” alla mia pagina Facebook per essere sempre aggiornato sulle mie prossime pubblicazioni. Un caro saluto e a presto.

Leggi anche: #SiAmoArtigiani: intervista a Oscar e Francesco Zorgniotti (Zorgniotti Automobili)